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GIORNATA GRANATA

Zapata, i numeri della rinascita: così il Toro sogna l'Europa. Cairo: "Italiano? Su di lui rispondo così"

Il colombiano è tornato ai livelli dell'Atalanta, l'ultima avversaria dei granata. Il patron: "Grande gara con il Milan, ora ci crediamo"

L'attaccante del Torino, Duvan Zapata

L'attaccante del Torino, Duvan Zapata

È un po’ come se stesse vivendo una seconda giovinezza, d’altra parte lo scorso primo aprile ha spento 33 candeline sulla torta. I numeri di Duvan Zapata, però, dicono che è tornato a quando era nel pieno della carriera. «È alla sua quarta miglior stagione in assoluto» gongolava il presidente Urbano Cairo dopo il tredicesimo centro del colombiano, 12 con il Toro e uno ad inizio campionato con l’Atalanta. Effettivamente, spulciando le statistiche, il classe 1991 ha fatto meglio soltanto nel triennio 2018-2021, quando trascinava la Dea tra serie A, Europa League e Champions League. «È rinato dopo due anni di infortunati» le parole del tecnico Ivan Juric riservate al suo bomber.

Ora Zapata ha ancora un’ultima partita da giocare con il Toro, sarà una sfida speciale: per la prima volta, infatti, tornerà a Bergamo da avversario. Già all’andata ha dimostrato la sua voglia matta di far bene tanto da realizzare una doppietta agli orobici, adesso vuole riprovarci perché in caso di vittoria i granata avrebbero sicuramente ancora speranze d’Europa, finale della Fiorentina in Conference League permettendo. Già, perché ormai non ci sono più dubbi sulle combinazioni: «Vincendo la Fiorentina la Conference da ottava in classifica, darebbe al Torino il diritto, essendo nono in questo momento, a partecipare alla Conference League» ha spiegato il segretario dell’Uefa, Giorgio Marchetti, togliendo ogni tipo di equivoco.

Intanto, ha parlato anche il presidente Urbano Cairo. «I ragazzi hanno fatto una grande partita contro il Milan e hanno dato veramente l’anima, sono stati guidati benissimo dal nostro mister e sono pronti e vogliosi per la partita contro l’Atalanta che sarà molto difficile» ha detto il patron sugli ultimi impegni. E su Italiano, uno dei nomi accostati al Toro per sostituire Juric: «Ha fatto un grande lavoro alla Fiorentina, ora è l’allenatore dei viola e non parlo di tesserati di altre squadre» la risposta del numero uno del club. Sulla sua gestione: «Sono nel calcio da quasi 19 anni tra up and down, il calcio riserva gioie e momenti più tristi: ho sempre cercato di dare la mia passione ed il mio impegno, ho letto un sondaggio secondo cui il 75 per 100 degli italiani tiene ad avere una squadra coi bilanci in regola, fra questi anche tanti giovani. Meglio una squadra che possa stare in piedi piuttosto che una che faccia follie in 2-3 sessioni di mercato. Il tutto anche considerando la situazione generale del paese».

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