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GIORNATA GRANATA

Il Toro è in alto mare: 7 giorni a fine mercato, ecco cosa manca a Vanoli. E domenica è prevista contestazione...

La cessione di Bellanova ha aperto una voragine in una rosa già incompleta. Ecco cosa stanno preparando i tifosi contro Cairo

Il presidente Urbano Cairo e l'ormai ex granata Raoul Bellanova

Il presidente del Torino Urbano Cairo e l'ormai ex granata Raoul Bellanova

Il Toro di Milano aveva lasciato buone impressioni, con l’addio di Bellanova sembra di nuovo tutto da rifare. Probabilmente non ripartire da zero, anche perché un giocatore da solo non fa tutto un collettivo, eppure la perdita è enorme. E Paolo Vanoli lo sa bene, tanto che deve subito inventarsi un nuovo esterno a destra: appare azzardato un esordio da titolare del giovane Dembele, così sarà subito ballottaggio tra i due nuovi arrivati, Borna Sosa e Pedersen, con quest’ultimo che giusto poche ore fa è sbarcato sotto la Mole.

«Lo sappiamo tutti che il mio Toro è ancora incompleto, lo dice anche il presidente Cairo» continuava a ripetere l’allenatore prima ancora di perdere uno degli ultimi big rimasti al Filadelfia. E adesso, a una settimana dalla fine del mercato, la dirigenza del club di via Viotti si ritrova a dover arrabattare il più in fretta possibile le pedine che ancora mancano. I concetti del «Cerchiamo di avere una rosa il più completa possibile al più presto» e del «Faremo un Toro competitivo», ribaditi più o meno recentemente dal presidente Cairo e dal dt Vagnati, non sono stati rispettati. O meglio, sul “Toro competitivo” si può ancora aspettare quest’ultima settimana di trattative, mentre l’altro input è stato nuovamente disatteso.

E adesso ci sono soltanto sette giorni per provare a mettere le pezze dove i granata sono scoperti. Cairo ha promesso i due difensori che Vanoli aspetta fin dall’inizio del mercato, anche se altri profili stanno sfumando: Becao ha preso la strada verso Bergamo, su Daniliuc c’è il Verona che ha messo la freccia. Restano così Hajdari, ma con il Lugano il tira e molla prosegue da settimane, oltre a Van den Bosch dell’Anversa e Hranac del Viktoria Plzen. A centrocampo si è riaccesa la pista Cataldi, poi considerando che Pellegri è sempre in partenza, ci potrebbe essere spazio per una scommessa in attacco: il 2003 albanese Shpendi può arrivare al fotofinish.

Intanto, i social sono bollenti, i tifosi del Toro non parlano d’altro che non sia l’ennesima cessione eccellente del presidente Urbano Cairo. L’addio di Raoul Bellanova ha fatto esplodere la rabbia di una piazza che, se fino a qualche tempo sembrava quasi “depressa”, oggi è proprio incarognita. Ecco perché la tensione è massima all’interno della tifoseria, con i principali esponenti dei vari gruppi che si stanno coordinando in vista della prima partita casalinga dopo il “misfatto” del mercato. Domenica alle 18:30 il Toro di Paolo Vanoli farà il suo esordio in campionato all’Olimpico Grande Torino sfidando proprio l’Atalanta, con Bellanova che sarà subito avversario. E, questa volta, tutta la curiosità e l’attesa non sarà per l’accoglienza riservata al freschissimo ex, quanto per la protesta verso il presidente Cairo. Gli ultras si stanno confrontando tra la possibilità di lasciare vuota la curva Maratona oppure di inscenare una sorta di protesta “attiva”, con cori nei confronti del patron durante l’intera gara. Anche su questo fronte, si attendono comunicazioni ufficiali.

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