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PARLA IL NUOVO ACQUISTO
10 Settembre 2024 - 16:23
Teun Koopmeiners, il nuovo centrocampista della Juventus
Teun Koopmeiners sta iniziando a conoscere non soltanto la Juventus, ma anche Torino. E in questi giorni un po’ più liberi con la pausa per le nazionali, l’olandese ne ha approfittato per fare il turista tra le vie della città. «Non sono ancora stato al museo del club ma ci andrò presto, in compenso ho visitato il Museo del Cinema e devo dire che mi è piaciuto molto - racconta il nuovo acquisto bianconero - e ora ne voglio vedere tanti altri, a partire dal Museo Egizio: voglio imparare a conoscere sempre di più e sempre meglio questa città». D’altra parte, però, l’olandese è venuto sotto la Mole per un altro motivo: vincere il più possibile.
Koopmeiners, come sta andando l’ambientamento alla Continassa?
«È stato fantastico in questi primi giorni, è stato molto emozionante arrivare qua, le mie aspettative sono state soddisfatte. Sono felice del rapporto dell’allenatore, con la squadra. È stato bello aver avuto più giorni per prepararmi alle prossime partite, per essere in forma e conoscere la squadra. È una bellissima sensazione, sono felice ed emozionato di iniziare questa avventura».
Quando ha deciso che voleva la Juve?
«Da bambino guardavo le grandi squadre, tra cui la Juve. Quando sono arrivato in Italia qualche anno fa, mi sono reso conto di quanto fosse eccezionale questo club e ho continuato a seguirlo: ho giocato all’Atalanta, ho assaporato l’atmosfera del club allo Stadium. Per diverso tempo pensavo “Mi piacerebbe giocare alla Juve” e quando è arrivata la possibilità non ho avuto dubbi. C’era solo una squadra in cui volevo venire e questa era proprio la Juve».
L’addio all’Atalanta è stato un po’ turbolento…
«Ci è voluto un po’ di tempo ma sono felice di essere qua. Il mondo del calcio qualche volta è difficile ma è anche un mondo in cui non tutto è garantito, anche per i calciatori bisogna spesso aspettare. Ero convinto e fiducioso che sarebbe successo. L’Atalanta? La cosa più importante è aver vissuto anni bellissimi a Bergamo, abbiamo conquistato un trofeo speciale e sono cresciuto anche come uomo grazie alla città e a tutti gli addetti ai lavori».
Ci sono similitudini tra Thiago Motta e Gasperini?
«Ci sono somiglianze, anche lui ama allenamenti intensi, vuole fare pressing alto durante il gioco. È un aspetto che io apprezzo: non è soltanto una cosa che piace a Motta e Gasperini, ma è anche calzante per il mio ruolo».
Quali sono gli obiettivi?
«La Juve è un club che nella storia ha vinto un alto numero di titoli. Ma ora procediamo per gradi, partita dopo partita, ed è esattamente quello di cui abbiamo parlato con l’allenatore. Ci vuole tempo. La cosa più importante ora è conoscersi, approcciare le partite una dopo l’altra. Ora c’è l’Empoli, poi il Psv e il Napoli. Approcceremo le partite di settimana in settimana, poi i risultati arriveranno».
E martedì prossimo ci sarà già la Champions…
«Sarà una grande partita… Conosco molti calciatori del Psv, ho giocato insieme a molti di loro e conosco le tattiche. Posso aiutare la squadra da quel punto di vista. Ma guardiamo a noi stessi e alla nostra qualità e al nostro gioco».
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