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calcio in lutto
18 Settembre 2024 - 10:51
Totò Schillaci a Italia '90 (foto LaPresse)
Quegli occhi grandi che si spalancavano ad ogni gol segnato nelle Notti Magiche di Italia ’90 si sono chiusi per sempre. Si è spento oggi, mercoledì 18 settembre, all’età di 59 anni Totò Schillaci, bomber delle Notti Magiche di Italia '90. A comunicarlo l'azienda sanitaria di Palermo tramite una nota: "Si comunica che oggi alle 9:55 è deceduto Salvatore Schillaci, già ricoverato in questa azienda ospedaliera. La Direzione e il personale sono vicini alla famiglia nel ricordo anche dell'affetto di cui ha sempre goduto il grande campione". L’ex bomber azzurro non ce l’ha fatta: l’ex attaccante di Juve, Inter e Nazionale era ricoverato nel reparto di Pneumologia dell'ospedale Civico di Palermo in gravi condizioni da sabato 7 settembre. L'ex calciatore, eroe delle notti magiche del mondiale giocato in casa 34 anni fa, era in cura già da qualche anno per un tumore al colon e aveva subito anche diversi interventi chirurgici. Totò Schillaci aveva raccontato anche la sua malattia, le terapie, la paura al momento della diagnosi e poi il male che lo aveva pesantemente segnato. Un male che aveva sconfitto e che nell’ultimo periodo si era ripresentato in maniera aggressiva.
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LA CARRIERA DI SCHILLACI
Una carriera nel Messina poi approdata alla Juventus, all'Inter e al Jubilo Iwata (Giappone), più di 200 gol, una vita sportiva culminata col Mondiale del '90 di cui fu capocannoniere con 6 reti e volto delle notti magiche azzurre trascinando la Nazionale di Azeglio Vicini a sognare la Coppa del Mondo ma finendo terza. Una carriera, finita calcisticamente in Giappone, iniziata sull'asfalto del quartiere Cep, uno dei più popolari e difficili della sua Palermo. Famiglia modesta, tre fratelli e una sorella, il papà, che faceva il muratore, è stato sempre il suo più grande tifoso e lo ha accompagnato dappertutto pur di farlo giocare. Ha fatto il gommista, il garzone di pasticceria, l'ambulante. Fino al reclutamento nel Messina. Schillaci era alla clinica oncologica La Maddalena quando, il 16 gennaio del 2023, è stato arrestato il boss Messina Denaro.
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LA TESTIMONIANZA
"Erano le 8.15 del mattino - ha raccontato lui stesso - aspettavo la mia visita di controllo, perché lì sono in cura dai dottori Mezzatesta e Mandalà. Avevo appena finito la colazione al bar, in un attimo mi sono ritrovato circondato da persone incappucciate con le armi spianate. Ho pensato a un attentato. Poi i carabinieri si sono qualificati, ma per un attimo io e quelli intorno a me ci siamo spaventati, c'era confusione". "Una persona come Messina Denaro che circola tranquillamente per la città e va in clinica come un cittadino qualsiasi, mi dà da pensare. Ho una mia teoria, ma ben venga se un problema che si trascinava da trent'anni è stato risolto", commentò.
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DOPO IL CALCIO
L'ex bomber ha anche gestito per anni un centro sportivo per giovani. "Adoro Palermo e mi dà molto fastidio vederla associata solo alla criminalità – aveva raccontato -, perché offre tante cose belle. Bisogna investire sui quartieri, questo sì, togliendo i giovani dalle strade. Ho rilevato il centro sportivo, Louis Ribolla, in una zona popolare, proprio per restituire qualcosa di quanto mi è stato dato dalla città". Nel 2004 aveva partecipato all'Isola dei famosi, un anno fa, invece, aveva partecipato con la moglie Barbara al programma “Pechino Express”. Poco prima era stato operato di tumore per due volte. "La trasmissione – aveva svelato - è stata una rivincita sulla malattia che mi ha fatto soffrire tantissimo".
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