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MOTOMONDIALE

MotoGp: Pecco Bagnaia vuol rompere il tabù

Le parole del campione di Chivasso: "Niente errori per arrivare a Valencia al top"

Pecco Bagnaia

Pecco Bagnaia, a caccia della vittoria che gli manca in MotoGp

Nel ruolo di cacciatore Pecco Bagnaia si trova bene e così ha anche portato a casa due Mondiali in MotoGp di fila. Nel ruolo di lepre, Jorge Martin si è già trovato lo scorso anno, finendo per inchinarsi al pilota di Chivasso. Ecco perché il weekend di Phillip Island che è scattato nella notte è delicato per entrambi. Bagnaia sa bene cosa lo aspetta: «L’importante qui sarà guadagnare punti. So di avere il potenziale per vincere o alla peggio arrivare secondo. Occhio al meteo: l’inizio sarà piovoso, sabato ventoso e domenica è un’incognita anche se qui l’asfalto è ottimo e questo ci aiuterà».

La pista australiana gli piace moltissimo ma qui non ha mai vinto: «Ci sono andato vicino in Moto3 e negli ultimi due anni, ma non è obbligatorio farlo. L’importante sarà non prendere rischi per il Mondiale e arrivare bene a Valencia, ci sono ancora tanti punti in gioco». Lui vuole giocarsela senza aiuti e senza ordini dai box, lo dice chiaramente. «Se avessero voluto aiutarmi, l’avrebbero fatto a Misano oppure altrove. Gigi Dall’Igna è stato chiaro: in Ducati, team ufficiali e Factory hanno lo stesso trattamento, abbiamo gli stessi pezzi e le stesse soluzioni. Agiamo diversamente dagli altri e questo ci ha reso così forti. In Giappone abbiamo fatto qualcosa fuori dal mondo ma l’opinione pubblica dirà sempre che questa MotoGp è di livello inferiore rispetto al passato, è come schiantarsi contro un muro».

Ma come vede la sfida con Martin, che conosce fin da ragazzino? «La differenza rispetto all’anno scorso è che Jorge ha iniziato meglio ed è stato praticamente sempre davanti. Ora ha molta più consapevolezza, così come ce l’avevo anch’io l’anno scorso dopo il primo Mondiale. Però la pressione resta forte e dovrà essere gestita». E Jorge come la pensa? «Ogni errore potrebbe essere fatale, dovremo evitarli. La cosa più importante sarà arrivare a Valencia con le opzioni per vincere il Mondiale. Il distacco è minimo».

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