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TENNIS

Dal singolare al doppio con il fratello Matteo: ecco come è andato il venerdì a Olbia di Andrea Vavassori

Giornata intensa per il 29enne torinese qualificatosi alle Nitto Atp Finals nella specialità del doppio

Dal singolare al doppio con il fratello Matteo: ecco come è andato il venerdì a Olbia di Andrea Vavassori

Andrea e Matteo Vavassori in campo a Olbia

Lo aveva anticipato stilando il programma del suo finale di stagione. Andrea Vavassori, oltre a concentrarsi sul doppio, nel quale è il n. 6 al mondo, al fianco di Simone Bolelli, avrebbe partecipato a un paio di Challenger, per guadagnare punti in singolare (attualmente è n. 258) nell’ottica di ottenere un posto nelle qualificazioni degli Australian Open del prossimo anno. Eccolo, dunque, al via a Olbia, dove il 29enne torinese si è disimpegnato bene, battendo nei sedicesimi per 6-4, 6-0 il britannico Jan Choinski, testa di serie n. 8, e negli ottavi per 6-4, 7-6 lo spagnolo Daniel Merida Aguilar. Venerdì 18 ottobre nei quarti ha affrontato l’iberico Martin Landaluce (n. 232) e ha ceduto per 2-6, 6-1, 6-2.

Dopo il singolare, il doppio con il fratello Matteo
Dopo meno di ore Wave è tornato in campo nella semifinale del doppio, in coppia con il 19enne fratello Matteo, che fino a poco prima aveva tifato per lui dagli spalti con papà Davide. I Vavassori Brothers avevano superato negli ottavi per 7-5, 7-6 l’ucraino Vladyslav Orlov e Augusto Virgili e nei quarti per 6-3, 6-4 l’israeliano Daniel Cukierman e il danese Johannes Ingildsen. Venerdì 18 ottobre dall’altra parte della rete c’erano lo spagnolo Inigo Cervantes e l’austriaco David Pichler e Andrea e Matteo hanno perso per 7-6, 6-7, 11-9, dopo aver recuperato nel secondo set da 1-4 e aver mancato nel super tiebreak due match-point. Intanto venerdì è stata ufficializzata la squadra azzurra che parteciperà alla United Cup 2025. I singolaristi saranno Jasmine Paolini e Flavio Cobolli e nel doppio misto troveranno spazio proprio Vavassori e Sara Errani, i vincitori degli US Open. Il team sarà completato da Matteo Gigante e Angelica Moratelli.

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