Dodici anni all'Inter, ora alla Juve: è la sfida speciale di Di Gregorio. Il portiere vuole rivincite perché...

Un gol subito nelle prime sei apparizioni in campionato con la Juventus, per Michele Di Gregorio è stato un avvio da sogno con i bianconeri. La squadra lo ha aiutato concedendo pochissimi tiri nello specchio, lui però ha saputo esaltarsi soprattutto contro il Napoli, su una punizione tagliata di Politano. E, tra l’altro, l’unico gol subito in serie A è stato pure su rigore, nel finale convulso della sfida contro il Cagliari, quando Marin lo ha bucato con una realizzazione perfetta sotto l’incrocio dei pali.

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Di Gregorio, intanto, pensa già all’Inter, il derby d’Italia che è sempre particolare per i due club. E per lui lo sarà un po’ di più, visto che ha un lungo passato proprio in nerazzurro. Arrivò che non aveva nemmeno sette anni e se n’è andato da più che maggiorenne, una lunga storia che però non ha avuto il lieto fine. Eppure adesso lui si dice felicissimo alla Juve, non porta rancore verso la squadra dove è cresciuto ma si toglierebbe volentieri una soddisfazione nel suo primo derby d’Italia da protagonista. Ha anche voglia di rivincite considerando la squalifica scontata in Champions League, con l’espulsione subita a Lipsia che è l’unica macchia di questi suoi primi mesi sotto la Mole.

E’ da lì che vuole ripartire Thiago Motta, da quella solidità difensiva che gli ha permesso di infilarsi tra le big del campionato a un punto dall’Inter e a tre lunghezze dalla vetta occupata dal Napoli di Antonio Conte. Davanti a Di Gregorio sta pensando di riproporre nuovamente la coppia Gatti-Kalulu, anche perché Danilo è andato in grande difficoltà contro lo Stoccarda. Savona è in vantaggio su Cabal, così Cambiaso agirebbe a sinistra con il classe 2003 a coprire le avanzate di Conceiçao, il grande favorito per giocare da trequartista a destra. Con Koopmeiners e Douglas Luiz ancora fermi ai box per i relativi problemi fisici, con Yildiz e Vlahovic sicuri di una maglia da titolare là davanti, sono in quattro a giocarsi gli altri tre posti nell’undici di partenza: tra Fagioli, Locatelli, McKennie e Thuram, uno comincerà dalla panchina e sarà un jolly da giocare a gara in corso.

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