Da Njie alla vittoria, Cairo parla di tutto: "Porto fortuna...Contestazione? E' ingiusta, ma posso ricucire con i tifosi"

Il Toro si è rialzato dopo quattro sconfitte di fila, il presidente Cairo è tornato allo stadio dopo 160 giorni di assenza. <Generalmente porto fortuna> la battuta per rompere il ghiaccio con i giornalisti. <E' stata una partita pazzesca, ci siam messi nei guai da soli stupidamente perché abbiamo perso 4 partite di fila - l’analisi del patron sull’andamento dei ragazzi di Vanoli - e contro Roma, Fiorentina e Juve serve lo stesso spirito visto con il Como, ci deve essere la stessa voglia di vincere e di non subire gol>. La contestazione non si placa: <La Maratona è stata fantastica, ha dato un sostegno pazzesco alla squadra e mi ha fatto piacere sentirli così vicini alla squadra - riflette il numero uno del club di via Viotti - e da parte mia c’è tutta la voglia di ripartire: accetto la contestazione nonostante credo non sia giusta, io sono un liberale e il calcio è anche fatto di queste cose. Non ho problemi, da parte mia c’è benevolenza verso tutti, mi ha fatto piacere sentire i tifosi così caldi>.

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Nel frattempo, Cairo si gode Njie, match-winner a 19 anni compiuti a maggio: <Credo in lui fin dai tempi della Primavera, è un buonissimo giocatore che adesso deve stare però coi piedi per terra - dice sul classe 2005 - e ha voluto fortemente quel gol: non era facile segnare così, non tutti hanno quella voglia. Nuovo attaccante a gennaio? Njie non è mica male…>. Ora c’è da discutere i rinnovi di Vagnati e Ludergnani, <Quando facciamo le cose, le saprete>, e poi si continua ad aspettare Schuurs: <E’ a Londra per fare la riabilitazione col chirurgo che l'ha operato, il numero uno della Premier: se abbiamo un pizzico di fortuna potrà tornare, non diciamo quando ancora>. Giovedì, invece, ritroverà Juric da avversario nella Capitale: <Ho un buon rapporto con lui - conclude Cairo - era un po' particolare, ma alla fine ci eravamo capiti: quando è andato via mi ha salutato e ringraziato>.

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