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PIANETA bianconero
31 Ottobre 2024 - 20:30
Thiago Motta
Sembravano esserci tutte le premesse per fare bene e invece… A fine ottobre la Juventus di Thiago Motta si trova già distanziata di 7 lunghezze dal Napoli targato Antonio Conte nella corsa scudetto. L’ex capitano e allenatore della Juventus ha resuscitato una squadra che sembrava morta dopo l’annus horribilis post scudetto. Recuperare tutti quei punti a uno come il tecnico salentino, a una compagine che non disputa neanche le coppe europee, non sarà affar facile.
Juve, sogno scudetto al capolinea? Thiago Motta non ne ha mai parlato apertamente, ma di fatto, una società come quella della Vecchia Signora - a proposito venerdì 1° novembre festeggerà il 127° compleanno masticando amaro - non può non prendere parte, lo dice lo stesso Dna bianconero, alla corsa tricolore “fino alla fine”. Alzare a fine ottobre già bandiera bianca, poi, avrebbe tutto il sapore di beffa, specie se si pensa a tutti quei milioni spesi in estate dalla dirigenza targata Cristiano Giuntoli.
Milioni che per ora hanno portato poco o niente, se si esclude il caso Conceicao, in termine di apporto in campo. Il giocattolo, pardon, la difesa si è inceppata. Da quando Bremer è finito ko sono saltati gli schemi e anche qualche nervo a giudicare dal labiale di Danilo a Gatti reo di essersi perso l’uomo in occasione del gol del vantaggio del Parma: “Ma dove eri?”, gli ha urlato dietro il brasiliano. Quattro i gol incassati dall’Inter a San Siro, due dal Parma mercoledì sera all’Allianz Stadium. Dove è finita la difesa meno battuta dei maggiori 5 campionati europei?
Qualcosa si era già inceppato nella prima (e unica) sconfitta stagionale incassata, quella contro lo Stoccarda in Champions League. Meglio pensare già al mercato di riparazione. Sì, perché si tratta proprio di correre ai ripari in casa Juventus e farlo anche nel più breve tempo possibile. La stagione, spalmata su 5 competizioni, è ancora lunga ma la sensazione è che la corsa scudetto sia già compromessa.
Qui sopra, l'ex Inter, Skriniar oggi al Psg (foto LaPresse)
In difesa, non è un segreto, piace Skriniar, l’ex Inter finito ai margini del Psg. Piace un po’ meno il suo ingaggio, 10 milioni di euro netti a stagione. Ma lo slovacco pur di giocare, è pronto a fare un sacrificio economico. La Juve e il Psg sono pronti a discuterne. Nella lista di Giuntoli c’è anche Jaka Bijol, sloveno dell’Udinese, prossima avversaria in campionato. Da risolvere c’è anche la grana del vice-Vlahovic: da film dell’orrore, l’errore plateale del serbo dentro l’area piccola contro il Parma. E in più c’è una statistica inquietante: Vlahovic tocca meno palloni in partita di Perin o Di Gregorio, dicono le statistiche.
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