Linetty da horror, il Toro cade nella Capitale: Dybala stende i granata. E Juric salva il posto...

La battuta è fin troppo scontata: il Toro regala un “dolcetto” a Juric, la Roma fa lo “scherzetto” ai granata. E’ un Halloween amaro per Vanoli e i suoi ragazzi, che ancora una volta fanno due passi indietro dopo uno in avanti. Il test di personalità nella Capitale sotto gli occhi del presidente Cairo è fallito, il croato ringrazia così la sua ex squadra e prova a tenersi stretti i giallorossi.

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Vanoli comincia dal Toro visto nel secondo tempo contro il Como, con l’unica novità rappresentata da Gineitis al posto di Vlasic. Juric, invece, perde Dovbyk per febbre e rinuncia a Pellegrini, così punta su un tridente ibrido e senza riferimenti con Pisilli, Baldanzi e Dybala. I tre là davanti si muovono tanto e hanno grande qualità mentre i granata iniziano timorosi e contratti, tutto il contrario rispetto a ciò che chiedeva l’allenatore. La Roma fa poco per rendersi pericolosa, eppure al 20° è in vantaggio: Vanoli indica a Vojvoda un passaggio in verticale, lui va all’indietro da Linetty e il capitano cerca addirittura Milinkovic-Savic, con Dybala che intercetta e realizza. La frittata, però, è completata da Masina, che goffamente si butta il pallone nella sua porta. Il Toro continua a lasciare il pallino agli avversari, si arrivano a punte dell’80 per 100 di possesso giallorosso e i tre calci d’angolo conquistati nella seconda parte di primo tempo non portano a nulla.

Vanoli comincia la ripresa con Njie per Gineitis, il suo Toro non si accende e allora ci prova pure con Vlasic al posto di Sanabria. Il ragazzo svedese impegna Svilar con un destro a rientrare, nel finale il tecnico inserisce anche Karamoh ma i granata non creano nulla. Juric esulta con la Roma ancora fischiata, la squadra di Vanoli fa troppo poco per spaventare i giallorossi e torna a casa con la quarta sconfitta stagionale, la terza di fila in trasferta. Domenica la Fiorentina e sabato prossimo la Juve, il Toro rischia di nuovo di dover guardarsi alle spalle invece che in alto.

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