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"Dream On", la Ducati svela i segreti del finale di stagione in un documentario ad alta tensione

Il duello tra Jorge Martin e Pecco Bagnaia per il titolo Mondiale visto da vicino: "Smettila di fare il signore, questi ti fanno il mazzo..."

"Dream On", la Ducati svela i segreti del finale di stagione in un documentario ad alta tensione

Pecco Bagnaia insieme all'amico rivale, lo spagnolo Jorge Martin

Non c’è stato il lieto fine, almeno per i tifosi di Pecco Bagnaia, ma questa è una storia che comunque merita di essere raccontata. Così ha fatto Ducati, pubblicando sul suo canale ufficiale YouTube il documentario esclusivo “Dream On - Ducati and Bagnaia’s Pursuit of Glory”. Un resoconto in tre parti (l’ultima uscirà domenica 22 dicembre con il Gp Solidarity di Barcellona) per raccontare tra voci e immagini la rincorsa del campione di Chivasso al suo terzo Mondiale di fila in MotoGP. Tre, come i Gran Premi che di fatto hanno deciso il successo di Jorge Martin in un finale di stagione convulso e appassionante. Tutto raccontato dall’interno del suo paddock, con immagini esclusive che hanno ripreso la vita del team e di Bagnaia anche fuori dal circuito. Una testimonianza in tempo reale per far capire a tutti che dietro a un successo ma anche a una parziale sconfitta, perché in fondo ha chiuso la stagione con 11 Gran Premi vinti, c’è tutto un mondo che spesso il pubblico ignora.

E ci sono capitoli inediti già nel primo episodio. Come quando Davide Tardozzi, team manager della Ducati Lenovo, carica il suo numero uno con parole forti: «Martin ha avuto il coraggio di buttarti fuori perché già sulla griglia di partenza si è messo in una posizione per partire che lasciava intendere chiaramente che la sua intenzione era quella di venire a darti fastidio. Lui ha fatto il suo dovere, tu domani devi fare questo, non puoi essere sempre solo un signore, non puoi, perché questi ti fanno il c**o, lui ti ha puntato alla prima curva, l’aveva già deciso che ti veniva addosso, questo è fuori di dubbio. Quindi bisogna che tu smetta di essere troppo signore, perché sennò questi ti fanno il mazzo».

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