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TENNIS IN AUSTRALIA
03 Gennaio 2025 - 18:56
Sara Errani e Andrea Vavassori, dopo gli svizzeri e i francesi, hanno sconfitto anche i cechi (foto X)
Hanno vinto ancora Andrea Vavassori e Sara Errani, ma il loro successo non è bastato per qualificare l’Italia alle semifinali della United Cup. I campioni degli US Open hanno battuto per 7-5, 3-6, 10-4 Patrik Rikl e Gabriela Knutson, conquistando il punto della bandiera contro la Repubblica Ceca, già capace di mettere al sicuro il risultato nei singolari. Le prime a entrare in campo, alla Ken Rosewall Arena di Sydney, sono state le donne e Jasmine Paolini (n. 4 del ranking Wta) è stata battuta, per 6-2, 6-2, da Karolina Muchova (n. 22), per la quinta volta in cinque confronti diretti. Sul fronte maschile Flavio Cobolli (n. 32 Atp) ha trovato disco rosso, per 6-1, 6-2, contro Tomas Machac (n. 25). Nel misto il 29enne torinese e la 37enne di Massa Lombarda hanno effettuato il break nel dodicesimo game e si sono aggiudicati il primo set. Nel secondo sono stati i cechi a strappare il servizio per due volte e a chiudere agevolmente a loro favore, prolungando la sfida al super tiebreak, nel quale Vavassori ed Errani si sono portati sul 3-1, dal 5-2 sono stati rimontati (5-4) e hanno messo a segno gli ultimi cinque punti, chiudendo imbattuti la manifestazione. Nelle semifinali si affronteranno gli Stati Uniti e la Repubblica Ceca e il Kazakistan e la Polonia. La giornata nera degli azzurri è stata completata da Lorenzo Musetti, che nei quarti del Bank of China Hong Kong Open è stato eliminato per 2-6, 7-6, 7-5 dallo spagnolo Jaume Munar. Il 22enne carrarino ha dettato legge nel primo parziale e nel secondo, dominato dai servizi, gli è stata fatale una falsa partenza (0-5) nel tiebreak. Nella terza e decisiva frazione nei primi quattro giochi si sono verificati altrettanti break, poi si è arrivati senza sussulti fino al 5-5 e nell’undicesimo l'iberico ha strappato la battuta, ponendo le premesse per approdare in semifinale. Quello odierno non è stato un venerdì di sorrisi neppure per Novak Djokovic, che al Brisbane International era la testa di serie n. 1 e stava inseguendo il suo 100° titolo in carriera. È stato costretto alla resa nei quarti per 7-6, 6-3 dallo statunitense Reilly Opelka, già giustiziere di Matteo Arnaldi. Il serbo dovrà lavorare molto nelle prossime due settimane, assieme al suo nuovo coach Andy Murray, per arrivare in forma agli Australian Open, il primo Slam dell’anno.
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