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TENNIS

Dal Teatro Regio di Torino a San Siro, la festa arancione per Sinner. E Pietrangeli...

Anche gli avversari si complimentano, Nadal: "Impressionante"

Dal Teatro Regio di Torino a San Siro, la festa arancione per Sinner. E Pietrangeli...

Jannik Sinner brinda in sala stampa (foto LaPresse)

Dall’ovazione di San Siro ai mille fan presenti al Teatro Regio. Dalla Scala del calcio al tempio della lirica, tutti ai piedi Jannik Sinner. Poi tanti i colleghi e rivali di Sinner che si sono affrettati a congratularsi con lui sui social, da Alcaraz a Rafael Nadal fino a Djokovic, che dopo il ritiro in semifinale con Zverev aveva augurato al tedesco di vincere il trofeo. «Congratulazioni, impressionante» scrive ad esempio Rafa, ma nel coro degli entusiasti per l’azzurro c’è anche la grande Billie Jean King. Unanime il coro di plauso in Italia, dalla premier Meloni ai ministri Abodi e Santanchè, al presidente della Lombardia Fontana, ma da Milano è arrivata anche l’ovazione dello stadio di San Siro, quando durante Milan-Parma lo speaker ha annunciato la vittoria a Melbourne del tifoso rossonero e il suo viso è stato proiettato sul maxi schermo.

Più di mille appassionati hanno affollato e colorato di arancione il Teatro Regio di Torino per seguire in diretta, su un maxi schermo, la vittoria di Sinner su Zverev nella finalissima degli Australian Open. Il “Watch party” è stato ideato e promosso dai Carota Boys con il supporto di Intesa Sanpaolo e Lavazza. L’ingresso era gratuito e la soglia del sold out è stata raggiunta in pochi minuti. I complimenti sono arrivati anche da Nicola Pietrangeli, ormai ex recordman del tennis italiano: «È giusto che mi abbia sorpassato - ha detto il 93enne -, i record sono fatti per essere battuti». «Ad ogni modo - ha aggiunto - si merita tutto per come gioca e per come si comporta in campo e fuori».

Infine Binaghi: «È stata la partita della consacrazione di un grande campione - ha sottolineato il presidente della federazione -, quale Sinner è. Lo sfidante, Zverev, che è un grande giocatore, ha detto la cosa più giusta durante la premiazione: Jannik è nettamente più forte di tutti, una spanna sopra gli altri».

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