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PIANETA bianconero
21 Marzo 2025 - 19:23
La disperazione di Thiago Motta durante la sfida contro la Fiorentina (foto LaPresse)
Non farsi trovare impreparati. Questa è l’intenzione della dirigenza della Juventus che in caso di ennesima debacle della squadra di Thiago Motta - manca una settimana alla sfida all’Allianz Stadium contro il Genoa alla ripresa del campionato di Serie A - si deve fare trovare pronta per un cambio in panchina. Non è un mistero, infatti, che nonostante le conferme di Giuntoli a favore di telecamere, la panchina di Thiago Motta continui a essere fortemente a rischio, fortemente traballante. Frenetici i colloqui tra gli intermediari e gli eventuali papabili sostituti dell’ex allenatore del Bologna. Diversi i profili considerati anche se quelli che solleticano di più sono due, ovvero quello del croato Igor Tudor e quello dell’ex commissario tecnico dell’Italia Roberto Mancini.
Nelle segrete stanze della Continassa si ragiona a 360 gradi sull’aspetto sportivo, progettuale ed economico. Tanti sono i rischi che potrebbero travolgere una stagione che di fatto ha già visto alle idi di marzo sfumare il 90 per cento degli obiettivi stagionali. In campionato mancano ancora nove giornate, tante per poter risalire la china del quarto posto, tante per poter rischiare di affondare definitivamente, rischio che le casse bianconere non possono più correre. Proprio per questo motivo, al vaglio, ci sono il piano A, B e forse anche C. La Juventus, fondamentalmente, è alla ricerca di un traghettatore da qui fino alla fine della lunga stagione. Ma né Tudor né Mancini sono disposti - almeno finora - a salire sul carro in corsa senza uno straccio di garanzia, senza uno straccio di contratto da un anno e mezzo.
Nelle ultime ore si sono aggiunti alla corsa il nome dell’ex ct del Belgio Tedesco. Mentre alla ribalta è uscito anche il nome di Zidane, più una suggestione che una possibilità. Staremo a vedere. Sette giorni e se ne saprà di più. Comunuque sia il destino di Motta sembra segnato.
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