Juve, è già Tudor contro tutti per la panchina. E il titolo in Borsa...

Conte, Gasperini, Mancini, Tudor o un nome a sorpresa? Non è neanche cominciata l’era del tecnico croato sulla panchina bianconera - domani ci sarà la conferenza stampa di presentazione all’Allianz Stadium - e il casting per la panchina bianconera del futuro non si ferma. Tanti sono i nodi da sciogliere attorno alla figura del condottiero che dovrà guidare la futura rinascita dopo una stagione che di fatto al 26 marzo si può già considerare fallimentare. L’interrogativo in casa Juventus è sempre lo stesso: basteranno i 234 milioni di euro spesi in sede di calciomercato per agguantare il quarto posto in classifica, l’ultimo (per ora) che vale un posto nella prossima Champions League? Tutta una questione di soldi, visto che la Juve senza partecipazione alla competizione più importante d’Europa verrebbe fortemente ridimensionata.

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Se l’anno scorso l’addio di Allegri era costato 12 milioni di euro, quello di Thiago Motta costerà poco meno, una cifra che si aggira attorno agli 11 milioni che peserà a bilancio fino al 2027. Anche attorno a questo verrà scelto che tipo di investimento fare e soprattutto su chi farlo. In casa Juventus ci sono diverse scuole di pensiero, o meglio correnti. C’è chi in seno alla società avrebbe già voluto riavere Antonio Conte in sella alla Vecchia Signora - in primis Calvo - lo scorso anno ma Giuntoli gli ha preferito Thiago Motta. Gian Piero Gasperini, bianconero nel sangue, spera in una chiamata da parte della dirigenza, chiamata che però non è ancora arrivata.

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Non è ancora finita, invece, la storia tra l’ex ct Roberto Mancini e la Signora. La dirigenza non ha scelto subito lo jesino per ritrovarsi a fine anno con le mani libere di scegliere. In caso di fallimento del ticket Tudor-Giuntoli quello del Mancio potrebbe essere un nome che riprende quota. Per quel che riguarda Pioli, l’ex difensore Juve ai tempi di Platini, tornerebbe volentieri a Torino. Ma più che essere valutato, sono gli agenti dell’ex Milan ad aver fatto il suo nome. Infine, negli ultimi giorni, è tornato alla ribalta - come sempre d’altronde - il nome di Zidane, sogno proibito per la panchina, promesso sposo ct della Francia dopo il Mondiale 2026.

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Intanto il titolo in Borsa non ha recepito nel modo migliore la scelta di Igor Tudor per la panchina bianconera. Dopo il flop del titolo nel giorno di apertura lunedì scorso (-3,12 per cento), il titolo della società continua a perdere, questa volta dell'1,14 per cento.