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PIANETA bianconero
29 Maggio 2025 - 22:25
Simone Inzaghi e Antonio Conte (foto LaPresse)
«Conte resta, è fatta!». La voce che si sparge in serata sotto il Vesuvio in un click arriva anche sotto la Mole ma le speranze che Antonio Conte potesse tornare sotto la Mole, sulla panchina bianconera, ormai, si erano affievolite con il passare dei giorni e delle ore. «Ci ha usati», recrimina qualche tifoso bianconero sui social. Fatto sta che la dirigenza forte del gradimento che aveva incassato nei mesi scorsi per un eventuale rimpatriata, è rimasta con il cerino in mano. E adesso? Che si fa? La società bianconera, viste le scelte del preferito Conte, si trova a dover ricominciare la caccia ad un eventuale sostituto di Igor Tudor, che comunque dovrebbe restare per il Mondiale per club, mentre si fanno più insistenti le voci di un divorzio dal direttore tecnico Cristiano Giuntoli, arrivato appena due anni fa da Napoli.
Qui sopra, l'annuncio del presidente De Laurentiis su "X"
Tornando alla questione allenatore, nelle ultime ore si è sparsa anche la voce di un possibile approdo sotto la Mole di Simone Inzaghi, attuale allenatore dell’Inter. Una voce che di fatto aveva alimentato lui in conferenza stampa: «Non mi hanno cercato solo dall’Arabia - aveva detto l’allenatore nerazzurro -, qualcuno mi ha cercato anche dall’Italia». Ma chi? Nessuno aveva pensato alla grande “nemica” Juventus. Un’idea, quella di portare in bianconero Simone Inzaghi, che sarebbe venuta in mente allo stesso John Elkann. «Lo scopriremo solo vivendo», cantava Lucio Battisti. Difficilmente, però, Igor Tudor verrà confermato dopo il Mondiale per Club. Come “piano B”, spicca il nome anche di un altro ex Inter non molto amato dalla tifoseria bianconera: questa volta stiamo parlando dell’ex commissario tecnico Roberto Mancini, vicino alla panchina bianconera già un paio di mesi fa. Il profilo piace a Chiellini: in tandem hanno vinto l’Europeo. Per il resto si vedrà. Il dietrofront di Conte ha lasciato il segno.
Massimiliano Allegri è il nuovo allenatore del Milan. Dopo una giornata di contatti, giovedì sera il tecnico toscano ha firmato con il club rossonero un contratto biennale, con opzione per il terzo anno, con un ingaggio di circa cinque milioni a stagione. Decisivo l'intervento del nuovo direttore sportivo, Igli Tare, che ha scelto affidabilità ed esperienza per risollevare le sorti della squadra rossonera, seguendo comunque quelle che sono le direttive dei dirigenti. Ora manca solo l'ufficialità, che è attesa nelle prossime ore. Allegri rivivrà, dopo il burrascoso addio alla Juventus, emozioni già provate: a undici anni di distanza dall'ultima volta, tornerà a varcare la soglia di Milanello e si siederà sulla panchina rossonera a San Siro.
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