Cerca

A 40 anni dalla tragedia dell'Heysel

"Tra fine anno e inizio 2026 inaugureremo il monumento in piazza per le vittime dell'Heysel"

L'annuncio durante la cerimonia pubblica in ricordo dei 39 angeli di Bruxelles: "Il ricordo deve essere collettivo". Poi la lettura dei 39 nomi

"Tra fine anno e inizio 2026 inaugureremo il monumento in piazza per le vittime dell'Heysel"

La cerimonia pubblica in piazza delle Vittime dello stadio Heysel a Torino

In tanti non sono voluti mancare: appuntamento alle 18 in piazzetta vittime dell'Heysel, adiacente strada del Fortino. Dal presidente della Juventus Ferrero, al presidente della Circoscrizione 1 Luca Deri, all'assessore regionale Maurizio Marrone, all'assessore comunale Mimmo Carretta. C'era anche Fabrizio Landini, rappresentante dell'Associazione delle Vittime, figlio di uno dei due torinesi morti 40 anni fa in quella tragica serata belga. In rappresentanza dei calciatori presenti in campo quel giorno, anche Sergio Brio. "Dobbiamo continuare fare memoria", dice Landini. Poi l'assessore Marrone ha ricordato l'impegno del presidente Alberto Cirio: "Quando era europarlamentare a Bruxelles, per far installare una targa ricordo di quella tragedia. E' giusto che le istituzioni si sforzino per perpetrare il ricordo".

"Con l'assessore Carretta, quando ero consigliere comunale, abbiamo promosso un'iniziativa trasversale per realizzare un monumento che ricordi le 39 vittime, non si può non tenere nel cuore quei 39 angeli". Anche perché in molti, come ricorda un membro dell'Associazione via Filadelfia, "Allora non erano ancora nati. Sappiamo cosa è successo dai racconti di chi ha vissuto quei tragici momenti. Cherasco e Reggio Emilia hanno già eretto un monumento in ricordo delle vittime dell'Heysel. Mancava qualcosa a Torino, il monumento sorgerà in questa piazza. Torino avrà così due luoghi per piangere il grande Torino a Superga e qui per piangere e ricordare i 39 angeli, perché i morti non hanno colore o bandiere".

Poi il sentito ricordo di Mimmo Carretta, assessore allo sport del Comune: "29 maggio 1985 è una sequenza di numeri che significa sangue, dolore, tragedia, mattanza, una mattanza trasmessa in TV, che ha visto 39 angeli non tornare a casa. Una tragedia che si è consumata nel momento più bello, una partita di calcio, la finale, la partita più bella. Storie che le istituzioni si devono far carico di raccontare, per questo ci vogliono dei luoghi per ricordare. Avremo un monumento tra qualche mese, vi chiedo scusa perché non c'è già oggi. Ma ci sarà a fine anno... Avremo un luogo e un momento per ricordare. La Città così si raccoglie e si ritrova anche per ricordare le tragedie come Superga e come l'Heysel. Mio cugino era lì quella sera, ma per fortuna non era entrato allo stadio, ma di lui, visto che non avevamo i social, non ne avevamo notizie".

"Il ricordo - continua Carretta - diventa così collettivo non individuale. Non smetteremo mai di ricordare". Poi l'intervento del presidente della Juventus Ferrero: "Doveva essere una giornata di festa e di sport e invece 39 vite sono state spezzate, 39 vite distrutte. L'impegno della Juve è quello di non dimenticare e anche di investire nella sicurezza del nostro impianto. La Juve non ha mai dimenticato: c'è una stele al J Museum, un richiamo a questa tragedia nella sala trofei con un video. Per non dimenticare, oggi abbiamo inaugurato il memoriale, vicino a noi, vicino al nostro stadio, alla nostra sede, in perenne ricordo di quella tragedia".

Alla cerimonia erano presenti anche alcuni tifosi del Toro, in particolar modo Domenico Beccaria, presidente del Museo del Grande Torino e della Leggenda granata di Grugliasco. Al termine, un breve corteo, delle rose bianche, il risuonare del "Silenzio". Poi la lettura dei 39 nomi degli angeli, nel silenzio assoluto, gli applausi, i cori e le torce accese dei tifosi di alcuni gruppi organizzati. Per non dimenticare...

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.