Cincinnati, l’abbraccio tra Alcaraz e Sinner fa discutere: Roddick lo accusa di imprudenza

La scena che ha emozionato Cincinnati – Carlos Alcaraz che abbraccia e consola Jannik Sinner costretto al ritiro dopo appena 23 minuti – rischia di trasformarsi in un caso. A sollevarlo è Andy Roddick, ex numero uno al mondo e campione degli US Open 2003, che nel suo podcast ha definito quel gesto un atto di grande sportività ma al tempo stesso una vera imprudenza.

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“Non avrebbe dovuto farlo. Se fossi stato il suo allenatore gli avrei detto di fermarsi”, ha commentato l’americano, convinto che l’abbraccio abbia messo Alcaraz in una posizione rischiosa a pochi giorni dagli US Open, il torneo in cui lo spagnolo arriva in forma scintillante dopo sette finali consecutive.

Il rimprovero trova oggi una ragione in più: il coach di Sinner, Darren Cahill, ha infatti rivelato che l’altoatesino era stato colpito da un virus. Per questo, secondo Roddick, sarebbe stato più saggio “tenere le distanze”. Invece i due non solo hanno parlato a lungo a bordo campo, ma si sono anche stretti in un caloroso abbraccio.

“L’unico errore che Carlos ha commesso in tutta la settimana – ha insistito Roddick – è stato quello di avvicinarsi troppo a Sinner. Non stava bene e non si sapeva ancora cosa avesse. Gli avrei detto: ‘Carlos, allontanati da lui se sta male!’”.

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A far luce sulla vicenda è Eric Butorac, Senior Director of Player Relations del torneo

Oltre alla questione sanitaria, Roddick allarga il discorso anche alla gestione delle energie del fuoriclasse spagnolo: “Carlos sa di essere una delle più grandi star dello sport mondiale, e non vuole deludere nessuno. Ma dovrà imparare a dire di no, a scegliere i tornei e calibrare meglio le forze”.