Toro, Cairo-Baroni: ecco cosa è successo al Filadelfia...

Da Daniele De Rossi (liberatosi nelle ultime ore dal contratto che lo legava alla Roma) a Raffaele Palladino, fino ad arrivare a Pecchia e a Paolo Vanoli, quest’ultimo ancora sotto contratto con la società granata per un altro anno. La sensazione, però, è che in casa Toro non ci sia l’intenzione di affossare un progetto ancora in uno stadio embrionale, un progetto che in pratica non è mai neanche cominciato, non solo decollato. Proprio per questo motivo la dirigenza ha provato a stringersi attorno all’allenatore, facendogli sentire la fiducia in prima persona dopo le tante voci che si sono rincorse e succedute negli ultimi giorni. Giovedì allo stadio Filadelfia è arrivato il presidente Urbano Cairo: il numero uno granata ha fatto visita alla squadra e al tecnico Marco Baroni all’antivigilia della sfida contro la Lazio, dove capitan Vlasic e compagni saranno chiamati al riscatto dopo la sconfitta contro il Parma. Cairo si è anche intrattenuto un pranzo di lavoro insieme all’allenatore e al direttore tecnico Davide Vagnati, cercando così di fare quadrato in un momento molto delicato per squadra e tecnico.

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La squadra di Baroni ha segnato solo due gol in cinque gare. E sabato contro la Lazio mancherà anche Ismajli

Il Toro infatti ha collezionato soltanto quattro punti nelle prime cinque giornate nonostante un calendario complicato e la posizione di Baroni resta sotto osservazione, con i nomi sopracitati già accostati alla panchina in caso di ribaltone. In campo invece il tecnico cerca le soluzioni per ripartire: senza l’infortunato Ismajli c’è l’ipotesi di tornare alla difesa a quattro, oppure confermare il terzetto dove insieme a Coco e Maripan verrebbe adattato uno tra Tameze e Dembele.

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Discorso diverso, invece, vale per l’attacco dove dovrebbe trovare spazio dal primo minuto ancora una volta Giovanni Simeone. A farne le spese lo scozzese Adams: mentre Zapata dopo l’errore dal dischetto contro l’Atalanta è sparito dai radar. Chi l’ha visto?

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