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PIANETA bianconero
01 Dicembre 2025 - 20:30
Luciano Spalletti e Dusan Vlahovic: il serbo dovrà restare fermo ai box per oltre due mesi
«Lesione di alto grado della giunzione muscolo-tendinea dell’adduttore lungo di sinistra» è la diagnosi sciolta dopo gli esami al J Medical cui si è sottoposto ieri mattina Dusan Vlahovic. «Torna più forte, Dusan» è stato il messaggio di vicinanza che il club bianconero ha voluto mandare al suo bomber sui social. Di certo, però, non sarà una questione da poco per il serbo: «Secondo me due o tre mesi passano», ha detto a tal proposito Spalletti alla vigilia della sfida di questa sera in Coppa Italia contro l’Udinese. Tradotto Vlahovic non ci sarà fino a febbraio-marzo 2026. «Spero che la sfruttino come un’occasione da cogliere - ha detto il tecnico parlando poi di David e Openda, sostituti naturali del serbo - e sono due calciatori differenti, possono anche giocare insieme: si abbinano bene, ora bisogna vedere se sia meglio avere a disposizione uno che ti dia forze fresche oppure no». In cantiere ce n’è un’altra di soluzione, ovvero quella di schierare Yildiz da «falso nueve»: «Sì, Kenan può giocare da terminale offensivo», ha ammesso l’ex ct.
Di certo, però, la Coppa Italia contro l’Udinese sarà la grande occasione di Zhegrova: «Viene da un lungo infortunio, ma è un po’ come una miccia accesa che può esplodere da un momento all’altro - ha detto sul kosovaro - e ha l’estro del calciatore dal quale non sai mai quale giocata aspettarti: per la sua condizione, però, lo vedo di più a gara in corso». Tanti i dubbi sull’undici titolare, per la porta, invece, le idee sono chiare: «Perin non ci sarà perché ha avuto un affaticamento, una “bischerata”, e giocherà Di Gregorio - ha annunciato l’ex ct -. Per me il titolare resta Michele, mi sento di dirglielo. Mattia mi piace ed è importante nello spogliatoio, è quasi una sorta di influencer perché tutti lo ascoltano e per me è perfetto così».
L’Udinese è una squadra che non lascia tranquillo Spalletti, grande ex della partita: «Sarà una sfida difficilissima, è un po’ come l’ultima partita - ha spiegato - che se non la chiudi, capita la situazione in cui ti possono mettere i bastoni tra le ruote: abbiamo avuto poche ore tra una sfida e l’altra e abbiamo fatto grande fatica a livello mentale e fisico, è giusto dare spazio a tutti perché l’intero gruppo sta lavorando al meglio». Proprio contro il Cagliari, Spalletti è stato protagonista di un siparietto con un tifoso che non aveva gradito la prestazione di Locatelli e compagni: «Qui c’è un pubblico con il palato fine, l’altra sera rientravo negli spogliatoi e mi sono divertito a fare un po’ di casino con i calciatori - ha raccontato l’allenatore - perché qui vincere non basta, ma si è dispiaciuti di cosa? C’è l’esigenza di giocare bene e di essere belli, oltre che vincenti, e noi proveremo ad esserlo».
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