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GIORNATA GRANATA

Zapata, ora servono i gol per salvare il Toro e Baroni. E quando vede il Milan...

Il colombiano sta crescendo di condizione e sta ritrovando minutaggio. Ecco a quando risale la sua ultima gioia

L'attaccante e capitano granata, Duvan Zapata, davanti alla lapide del Grande Torino

L'attaccante e capitano granata, Duvan Zapata, davanti alla lapide del Grande Torino

Una sfida da titolare e un’altra in campo per quasi un’ora, Duvan Zapata sta davvero tornando. Almeno a livello di minutaggio, infatti, il capitano del Toro intravede il ritorno alla normalità: tra Como e Lecce, il colombiano ha messo insieme 131 minuti (recuperi esclusi) e ha mostrato miglioramenti sotto tutti i punti di vista. Ciò che ancora gli manca, però, è il gol, quello che non trova dal 5 ottobre del 2024, proprio il giorno in cui si fece male al ginocchio a San Siro nella gara contro l’Inter.

Domani saranno 14 mesi esatti di digiuno, lunedì nella gara contro il Milan verranno toccati i 429 giorni senza reti per uno che è il terzo bomber in attività più prolifico in Serie A dietro a Immobile e Dybala. Eppure, un paio di occasioni buone le ha anche avute in questo inizio di stagione: al Via del Mare è andato a sbattere contro un super Falcone sul suo colpo di testa, contro l’Atalanta a metà settembre aveva avuto a disposizione un rigore per festeggiare al meglio il suo ritorno in campo dopo quasi un anno di infortunio ma si era fatto ipnotizzare da Carnesecchi. Ora a Zapata vengono chiesti i gol per rialzare il Toro e per salvare la panchina di Baroni, tornata traballante dopo i sette schiaffoni presi tra Como e Lecce.

Aspettando Simeone, ancora indisponibile, il colombiano punta un’altra maglia da titolare: Adams è intoccabile, Ngonge continua a collezionare prestazioni insufficienti, l’esperimento di Vlasic da seconda punta è fallito dopo poco più di mezz’ora a Lecce. Ecco perché Zapata può tornare ad essere il partner dello scozzese nel 3-5-2 anti-Milan che Baroni sta provando al Filadelfia, anche se ci sarà tempo fino a lunedì. Di certo, a guardare i numeri del colombiano contro i rossoneri, verrebbe davvero voglia di lanciarlo dal primo minuto: soltanto contro Sassuolo (dieci) e Juventus (otto), Zapata ha segnato più gol che contro il Diavolo (sette). E negli unici due confronti contro il Milan giocati in maglia granata, l’attaccante è andato a segno in entrambe le occasioni.

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