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SERIE A

Juve, tre punti d'oro e solo quello: a Pisa serata complicata

La squadra di Gilardino gioca meglio per più di un'ora, prende anche una traversa e un palo, ma la carambola tra Kalulu e Calabresi sbloicca la gara prima del sigillo finale di Yildiz

La gioia di Kenan Yildiz, match-winner in Juventus-Genoa

Kenan Yildiz ancora a segno

Di buono ci sono i tre punti, per il gioco bisognerà aspettare il 2026 anche se il 2-0 della Juventus a Pisa è prezioso. Spalletti punta ancora sulla carta Openda che è certamente più mobile e più voglioso di David, anche se ci vuole poco. Il belga non ha mai letto 'La solitudine dei numeri primi', eppure la interpreta in campo e non per colpa sua che cerca più volte il dialogo mentre gli altri recitano un film muto. Yildiz parte a sinistra, come suo solito, e con il passare dei minuti si accentra sempre di più alla ricerca di palle giocabili, inutilmente. Koopmeiners si ricorda di essere tornato mezz'ala solo quando sono abbondantemente passati 20 minuti, ma è letargico quando si presenta dalle parti di Semper. Così, l'unica vera occasione è la traversa centrata dalla zuccata di Moreo alla fine della prima frazione.

Il Pisa continua a correre, la Juve trotterella. Quando Tramoni centra il palo, ancora di testa, Spalletti capisce che deve cambiare e butta dentro David insieme a Zeghrova. I nerazzurri cominciano ad abbassarsi e Kelly testa la solidità dei pali di Semper centrandone uno in pieno. Serve un lampo, arriva: Zhegrova centra basso, la carambola tra Kalulu e Calabresi beffa Semper cambiando il senso della serata bianconera. La squadra di Gilardino, colpita sul più bello e con il fiato corto, non riesce più a replicare. Ultimo sussulto, l'ingresso di Buffon jr. come regalo per i suoi 18 anni, e poi il tocco di Yildiz che chiude i conti.

Tra l'inizio di gennaio, alla ripresa del campionato, e i primi di febbraio la Juve è attesa da un mese intenso con nove impegni che daranno un senso più chiaro alla stagione. In campionato una serie di partite da bottino pieno, contro Lecce, Sassuolo, Cremonese e Cagliari prima del ritorno di Antonio Conte allo Stadium previsto il 25 gennaio, e poi ancora il Parma. Ma anche Benfica in casa e Monaco fuori per determinare il suo destino in Champions League, più la partita secca con l'Atalanta per i quarti di Coppa Italia.

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