Toro, c'è (quasi) la prima cessione: ecco chi sta piazzando il ds Petrachi

Il Toro è già proiettato sul mercato, il 2 gennaio ormai è alle porte. "Il mercato di gennaio è notoriamente difficilissimo, bisogna cercare di sbagliare il meno possibile e fare meno danni possibili" il pensiero del ds Petrachi; "Abbiamo le idee chiare, tra il mister e il direttore c’è grande sintonia ma non credo che possa arrivare subito qualcuno" ha dichiarato il presidente Cairo dopo il lungo summit a tre che si è tenuto dopo la gara contro il Cagliari.

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Di certo la priorità è legata alla difesa, perché Baroni ha bisogno di almeno un innesto. In cima alla lista c’è Luca Marianucci del Napoli, le eventuali alternative possono essere rappresentate da Saba Goglichidze dell’Udinese e da Daniele Ghilardi della Roma. A centrocampo, invece, i nodi sono Ivan Ilic e Cesare Casadei: il primo è stato bocciato da tempo, il secondo è precipitato nelle gerarchie ed è reduce da quattro panchine di fila, ma Cairo non vuole perdere gli investimenti fatti nelle scorse sessioni di mercato. Anche perché già per quel che riguarda Zakaria Aboukhlal metterà a segno una minusvalenza: Il classe 2000 era approdato sotto la Mole nell’estate scorsa come colpo di punta dell'ormai ex direttore tecnico Vagnati per oltre otto milioni di euro, ora è a un passo dal trasferimento in prestito con diritto di riscatto al Nantes.

Non è da escludere nemmeno una partenza di Cyril Ngonge, l’altro esterno offensivo che con il passaggio al 3-5-2 non ha più spazio, e nemmeno di Franco Israel, il quale non vuole perdere il treno per il Mondiale e sta cercando un’altra squadra dove tornare a fare il titolare. A conti fatti, quindi, altro che mercato di “riparazione” come diceva Petrachi nel giorno della sua presentazione. Il Toro rischia davvero di vivere un’altra rivoluzione d’inverno, con il direttore sportivo che sarà chiamato agli straordinari durante tutto gennaio.

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