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Dal cappotto milionario all’Iran: il giro del mondo con Artissima

abramovich artissima
Che sia la fiera d’arte più cool d’Italia lo si è percepito subito ieri all’Oval, nella giornata inaugurale (esclusivamente ad inviti) dove, tra Vip e galleristi, si è respirata l’atmosfera tipica dei grandi eventi. Il bel mondo dell’arte, e non solo, si è, infatti, dato appuntamento nei 20 mila metri quadri dell’ex palazzetto del ghiaccio: principi, imprenditori, collezionisti, curatori, direttori di musei. Tra i nomi i principi Lili e Amedeo von Hadsburg, i collezionisti Barbara e Daniel Newmann, Enea Righi, Lorenzo Paini, Luca Bombassei, Alain Servais, Maryana Clayton e altri ancora. Che Artissima, sia, poi, la fiera che “sorprende”, «perché questa è la fiera delle scoperte e non delle conferme» come sottolinea il direttore Luigi Fassi, per il primo anno alla guida della kermesse, lo testimonia il fatto che ha sorpreso anche il neo sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi. Il quale, giunto ieri in fiera, colpito soprattutto dalla capacità attrattiva di Artissima, circa 40 mila persone in 4 giorni, sta pensando di clonarla al Mart di Rovereto di cui è presidente. Internazionale, sorprendente e con una doppia anima, «quella che offre un’opportunità di mercato e quella culturale» specifica Fassi, torna protagonista della Contemporary Art Week l’unica fiera nel nostro paese esclusivamente dedicata all’arte contemporanea. Declinata sul tema della “Performative experience”, la 29esima edizione di Artissima, da oggi a domenica prossima aperta al pubblico, torna “a pieno ritmo”. Centosettantaquattro le gallerie, di cui 42 presenti per la prima volta, (il 59 percento straniere) provenienti da 28 paesi del mondo di 4 continenti, tra queste anche dall’Iran e la denuncia di quello che sta avvenendo, Alaska, Cuba, Zimbawe. Tornano in presenza, dopo le restrizioni dovute al Covid, le tre sezioni curate della fiera: Present Future, Back to the Future e Disegni, che affiancano le 4 sezioni consolidate Main Section, New Entries, Monologue/Dialogue e Art Spaces & Editions. Torna anche Artissima Junior in collaborazione con la Juventus. Alla fiera del contemporaneo tornano a parlare i vari linguaggi dell’arte, la pittura, la scultura, il disegno, cui è dedicato un ampio spazio, la fotografia, i video, le installazioni. E ce n’è un po’ per tutti i gusti e tutte le tasche (o quasi): dai 300 mila euro dei cappotti di Jannis Kounellis, ai 170 mila euro della fotografia che ritrae Marina Abramovich nel suo progetto sulla Callas, fino ai 400 euro della “Shit” (merda) d’artista proposta dalla galleria Bivy di Anchorage.
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