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Max Cavallari: «Bruno è con me, nelle mie battute»

max cavallari
Si dice spesso che la vita, come lo spettacolo, devono andare avanti. Constatazione amara, ma purtroppo vera. Succede così anche a Max Cavallari, il 50 per cento dei popolarissimi Fichi D’India, che ha ripreso la strada del cabaret, dopo la morte del compagno di palco Bruno Arena, avvenuta all’inizio dell’anno appena trascorso. Max è atteso sul palco del Cab 41 venerdì 27 e sabato 28 gennaio (21,30, 23 euro) per un doppio appuntamento, tutto da ridere, con “Fichi si nasce”.

Come sta vivendo questo momento? «Vivo sempre allo stesso modo, cioè divertendomi e facendo divertire gli altri. Questa è sempre stata la mia missione».

È triste andare avanti senza Bruno? «Lui è sempre con me, nelle mie valigie, nei miei spostamenti, nelle battute, nelle risate della gente. Credo sia solo andato temporaneamente in un altro camerino, ed è li che mi aspetta, mi tiene il posto in caldo. Sono sicuro che un giorno, da qualche parte, ci rincontreremo».

Con Bruno avete impersonato il Gatto e la Volpe nel Pinocchio di Benigni. Cosa vi ha insegnato l’artista toscano? «Precisione nelle cose e tanta umiltà. Oltre ad essere artisti sempre. Soprattutto nella vita».

Cosa si deve aspettare il pubblico? «Uno spettacolo certamente divertente ma con momenti di riflessione perché il Fico, nel frattempo, è diventato più maturo ed estrae il proprio frutto per suscitare la risata. Per il resto, prevedo una serata con molte sorprese. Come è nato il tormentone del tichi-tic? Non lo dico, mi spiace. È una cosa che tengo per me, non posso rivelare così, semplicemente. Chi vuole scoprirlo, dovrà per forza venire a vedere lo spettacolo. I segreti vanno detti guardandosi negli occhi. Come si fa con i veri amici».

Qual è il segreto della comicità per lei? «La comicità nasce dalla vita, dalla gente. È nell’aria e ognuno la deve saper cogliere. Si trova in ogni cosa. Si ride per cose surreali, infantili, apparentemente senza senso. Per me, la satira, è morta, anche perché i politici battono ogni possibile concorrenza e sono i più comici di tutti. Oggi si torna a ridere di pancia».
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