l'editoriale
Cerca
Lingotto
21 Febbraio 2024 - 17:30
Lang Lang
Quella di venerdì 23 febbraio all’Auditorium “Giovanni Agnelli” del Lingotto sarà la sua seconda e ultima tappa italiana. Ed è, ovviamente e rigorosamente, sold out da tempo. Una cosa che non desta stupore quando si parla di Lang Lang, ossia, il più grande pianisti del mondo, sicuramente il più popolare. Un fenomeno sui tasti bianchi e neri del piano, strumento che ha iniziato a suonare, praticamente 24 ore al giorno, a soli tre anni - sì proprio come Mozart - e che lo ha accompagnato a 5 nella sua prima esibizione.
Simpatico e originale nei movimenti, animale da palcoscenico, seppur da seduto su uno sgabello, Lang Lang, cinese, classe 1982, delizierà il pubblico torinese con un recital interamente romantico, da Schumann a Chopin fino a Fauré, che esplora la forma libera del pezzo pianistico in un caleidoscopio unico di sensazioni e stati d’animo.
E c’è di più, al termine del concerto Lang Lang incontrerà il pubblico nel foyer dell’Auditorium del Lingotto per firmare in anteprima le copie del suo nuovo album “Lang Lang - Saint-Saëns”, in uscita il 1° marzo per Deutsche Grammophon. Una vera occasione per i suoi fan se si pensa che Lang Lang si è esibito nelle più grandi sale da concerto al mondo, per i reali inglesi a Buckingham Palace e per Papa Francesco in Vaticano.
Virtuoso celebre per la sua esuberanza pop, ha suonato alla cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Pechino e ai Grammy Awards con i Metallica e ha diviso il palco con leggende del jazz come Herbie Hancock. Lang Lang mancava dal Lingotto da 15 anni quando si esibì al fianco di Daniel Harding e della Royal Concertgebouw Orchestra.
Biografia

Pianista, educatore e filantropo, Lang Lang (Shenyang, 1982) è uno degli ambasciatori della musica più influenti e richiesti del Nuovo millennio. Ha iniziato a suonare il pianoforte all’età di tre anni e tenuto il suo primo recital prima dei cinque. A nove anni è entrato al Conservatorio Centrale di Musica di Pechino e a tredici ha vinto il prestigioso Concorso Internazionale Čajkovskij per Giovani musicisti di Mosca.
Dopo gli studi al Curtis Institute of Music di Philadelphia con Gary Graffman, si è imposto all’attenzione mondiale sostituendo a soli diciassette anni André Watts al Gala of the Century con il Primo Concerto di Čajkovskij accanto alla Chicago Symphony Orchestra diretta da Christoph Eschenbach. Con le sue interpretazioni intense e il suo talento unico di comunicatore, tiene concerti sold-out in tutto il mondo accanto alle principali orchestre internazionali e a importanti direttori quali Sir Simon Rattle, Gustavo Dudamel e Daniel Barenboim.
Nel 2008 ha fondato la Lang Lang International Music Foundation con l’obiettivo di formare i migliori pianisti di domani, promuovere l’istruzione musicale con tecnologie all’avanguardia e creare un pubblico giovane attraverso esperienze musicali dal vivo. Nel 2013 è stato designato dal Segretario Generale delle Nazioni Unite come Messaggero di Pace per l’educazione globale. Fra gli onori che gli sono stati tributati nel corso della carriera, si annoverano il Crystal Award a Davos nel 2010, la nomina a uno dei 250 Young Global Leader del World Economic Forum e i dottorati onorari del Royal College of Music, della Manhattan School of Music e della New York University. Ha ricevuto il più alto premio assegnato dal Ministero cinese della Cultura nel 2011, nonché l’Ordine al Merito di Germania nel 2012 e la medaglia dell’Ordine delle Arti e delle Lettere francese nel 2013.
Per il suo programma torinese, seconda e ultima data del tour italiano che il 19 febbraio toccherà anche l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia a Roma, Lang Lang intreccia la suadente cantabilità della Pavane in fa diesis minore op. 50 che ha più contribuito alla fortuna di Gabriel Fauré dalla sua creazione, avvenuta nel 1888 ai Concerts Lamoureux di Parigi per orchestra con l’aggiunta di un coro; le otto folgoranti Fantasie di Kreisleriana op. 16 (1838) di Robert Schumann, dedicate a Chopin e ispirate all’allucinato Kapellmeister Kreisler nato dalla fantasia di E.T.A. Hoffmann in cui si riflette l’anima divisa e tormentata del compositore tedesco; una scelta di brillanti Mazurche di Fryderyk Chopin, che si iscrivono nel comune repertorio della Salonmusik coltivato ininterrottamente dal compositore per tutta la vita, fin dai precocissimi esordi nei salotti dell’aristocrazia di Varsavia; la Polacca in fa diesis minore op. 44 (1841), pagina chopiniana dal tono epico-eroico, fortemente sperimentale a livello formale, che lo stesso autore definì «una specie di Fantasia in forma di Polacca».
I più letti
L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.
CronacaQui.it | Direttore responsabile: Andrea Monticone
Vicedirettore: Marco Bardesono Capo servizio cronaca: Claudio Neve
Editore: Editoriale Argo s.r.l. Via Principe Tommaso 30 – 10125 Torino | C.F.08313560016 | P.IVA.08313560016. Redazione Torino: via Principe Tommaso, 30 – 10125 Torino |Tel. 011.6669, Email redazione@cronacaqui.it. Fax. 0116669232 ISSN 2611-2272 Amministratore unico e responsabile trattamento dati e sicurezza: Beppe Fossati
Registrazione tribunale n° 1877 del 14.03.1950 Tribunale di Milano
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo..