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dal 5 al 7 luglio
03 Luglio 2024 - 20:05
Uno dei cinque palchi allestiti al Kappa FuturFestival
Tre giorni di musica da ballare, scatenandosi finché si avranno energie: sono numeri da record quelli con cui si appresta a partire, da domani venerdì 5 a domenica 7 luglio, l’edizione numero 11 del Kappa FuturFestival, eccellenza torinese capace di diventare uno dei festival di musica elettronica più grandi al mondo.
Al Parco Dora
L’evento si svolgerà ancora una volta negli spazi di Parco Dora, con cinque palchi diversi che si alterneranno per tre giorni: non tutto è già esaurito, la corsa agli ultimi biglietti è frenetica anche perché sono state annunciate circa 100mila presenze da tutto il mondo (da circa 150 Paesi, a quanto pare) che potrebbero raggiungere le 115mila grazie agli eventi collaterali. Su Facebook, per misurare empiricamente l’attesa per l’evento, c’è un gruppo con oltre cinquemila persone iscritte in cui la domanda più frequente è sempre: “avete un biglietto da vendere?”.
Gli artisti sul palco
Impossibile riportare l’elenco completo degli artisti chiamati a suonare per il pubblico torinese (mai aggettivo sembra meno preciso, però: il 32% di chi ballerà al Parco Dora arriverà dall’estero e molti altri arrivano dal resto d’Italia): i dj e le dj coinvolti sono oltre cento, tra cui i più noti sono forse Nina Kravitz, Jeff Mills, Martinez Brothers, Skrillex, Four Tet, Floating Points e molti altri ancora.
Dalle 12 alle 24
Si ballerà e si suonerà da mezzogiorno a mezzanotte, senza andare oltre per non disturbare il sonno dei “vicini di casa”.
Non mancheranno le contaminazioni con il mondo dell’arte contemporanea: ad esempio il palco Kosmo, che celebra e fonde il mondo dell’arte, della musica e della tecnologia, è collegato a un’installazione di Marinella Senatore, mentre accanto al palco Voyager, che supporta la musica elettronica con un considerevole numero di produttori di fama internazionale in dialogo con la storia di Torino tra materia, design e vegetazione, sarà visibile un murales del collettivo torinese Il Cerchio e le Gocce.
Numeri da record
Qualche numero, fondamentale per capire il livello a cui è arrivato il Kappa in pochi anni: l’investimento è superiore ai 10 milioni di euro, l’età media del pubblico intorno ai 25 anni. Un fenomeno da studiare, in una città come Torino in cui però successi di queste dimensioni non sono inediti (si pensi all’altra eccellenza del settore, il Club2Club): «Abbiamo avuto richieste di trasferirci in diversi paesi, ma restiamo qui: per qualche anno le dimensioni del festival non cambieranno», ha rivelato Maurizio Vitale, ideatore del progetto. Negli anni non sono mancate le polemiche (per il rumore o per i danni eventuali) ma l’organizzazione da tempo si è impegnata per ridurre al minimo il rischio: oltre a una serie di iniziative per riqualificare l’area del parco (dal Roseto al prato: c’è l’impegno concreto anche per ripristinare il manto erboso), come ha spiegato Vitale, è diventato anche «il primo festival musicale ad adottare la raccolta differenziata dei mozziconi di sigaretta». E ci sono premi e incentivi per chi tra il pubblico vorrà aiutare a ripulire l’area.
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