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L'omaggio

Marcello Mastroianni visse a Torino: ecco dove abitava

Il Museo del Cinema festeggia i cento anni dalla nascita del grande attore

Marcello Mastroianni

Marcello Mastroianni

Buon compleanno Marcello Mastroianni, l'Alain Delon di Torino. Sì perché, forse non tutti lo sanno ma, il bell'attore di Frosinone poi cresciuto a Roma, ebbe nell'infanzia anche una parantesi torinese. Vi visse circa cinque anni da bambino e, addirittura, frequentò alcune classi delle elementari alla scuola Manzoni di corso Lecce, poiché residente in una casa popolare di via Nicola Frabrizi.

Figlio di un falegname,  fratellastro dello scultore Umberto Mastroianni, con la famiglia si trasferì, poi, definitivamente nella Capitale nel 1929. E così, Torino è pronta a omaggiare il divo della "Dolce vita" con un'esposizione di fotografie sulla cancellata della Mole Antonelliana in collaborazione con Distretto Cinema che sarà inaugurata il 20 settembre e una retrospettiva al Massimo alla quale parteciperà anche Francesca Archibugi. L'occasione sono i cento anni dalla nascita di Marcello Mastroianni che si celebreranno il 28 settembre prossimo.

A Torino, quindi, si omaggerà una carriera che ha portato Mastroianni a diventare un'icona del cinema internazionale, un interprete perfetto sia per i ruoli drammatici, sia per le commedie all'italiana in cui è stato protagonista al fianco di nomi quali Ugo Tognazzi, Vittorio Gassmann, Alberto Sordi, Nino Manfredi.

Decine e decine i film cui ha partecipato dal primo "Marionette" del 1939 a "Viaggio all'inizio del mondo" del 1997 che lo vide sul grande schermo dopo la morte avvenuta nel 1996. Fra questi titoli cult, "Divorzio all'italiana" (per cui fu candidato all'Osca nel 1961 come miglior attore), "Non è mai troppo tardi", "La valigia dei sogni", "Giorni d'amore", "La principessa delle canarie", "8 e 1/2", "Il bigamo", "Padri e figli", "La dolce vita", "La grande abbuffata", impossibile citarli tutti ma, non è un problema, nell'immaginario collettivo ogni scena di queste pellicole è famigliare, ogni battuta, una leggenda. Indelebile una su tutte quella della Fontana di Trevi in "La dolce vita" con una stupenda Anita Ekcberg innamorata come il mondo intero del suo "Marcello!".

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