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Il 4 novembre sarà al Teatro Alfieri
29 Ottobre 2024 - 06:00
Rocco Siffredi
Ha appena compiuto sessant’anni ma continua a essere uno degli uomini più sexy del pianeta e, di sicuro, il pornodivo più famoso. Sì, è sempre lui, Rocco Siffredi, l’uomo del momento. Lo era ieri, quando giovanissimo, fuggì dalla povertà grazie alle produzioni hard che ne fecero una star, lo è oggi, quando, padre di famiglia e marito innamoratissimo della sua Rosza, si è ritirato dal set per dedicarsi all’insegnamento, alla produzione e, perché no, al passaggio di consegne. Non prima, però, di mettersi a nudo davvero, attraverso il teatro. Partito il 18 ottobre da Firenze, lo spettacolo “Rocco racconta Siffredi”, prodotto da Paolo Ruffini (Vera Produzioni) approderà al Teatro Alfieri di Torino il 4 novembre. Un appuntamento atteso di cui Rocco ci regala alcune anticipazioni.
Come sarà lo spettacolo?
«Un racconto inedito e sincero che procede per suggestioni e ricordi, senza un ordine cronologico, alternando gag comiche, provocazioni irriverenti, intime confessioni e momenti poetici».
Perché ha sentito l’esigenza di raccontarsi in questo modo?
«Ho sentito l’esigenza di farlo dopo avere visto lo spettacolo in cui Mike Tyson narrava la sua vita. Mi sono molto commosso e ho pensato che anche io avevo una storia da raccontare, quindi, l’ho scritta. Da solo, tutta di mio pugno. Poi incontrai Paolo Ruffini, gliela proposi ed eccomi qua».
Una storia, la sua, che ha avuto anche momenti drammatici come la morte di suo fratello e le ristrettezze economiche...
«Non ho avuto una vita facile, così come non l’hanno avuta tante altre persone. Ero un bambino che aveva un sogno, quello di alleviare il dolore di sua madre e di cercare di risollevare le sorti economiche della propria famiglia».
E, a quanto pare ci è riuscito.
«Sì, e devo tutto al porno».
E’ per questa ragione che iniziò a fare film a luci rosse?
«Sì, soprattutto. Io ho fatto porno per la libertà di essere me stesso ed è stato bellissimo averlo potuto fare, senza però mai dimenticare il rispetto per la libertà degli altri. E poi, ho fatto sesso con un numero infinito di donne diverse al mondo…».
Rifarebbe tutto questo?
«Se parliamo della mia vita vera sì, perché il porno mi ha dato la possibilità di guadagnare tanti soldi e di aiutare i miei genitori e i miei fratelli. I primi guadagni li mandavo tutti a casa. Se, invece, potessi rinascere in un’altra persona, cercherei di realizzare il sogno che avevo da bambino».
Qual è?
«Volevo fare il pilota, di elicotteri soprattutto. Appena me lo sono potuto permettere ho preso il brevetto ma, purtroppo, oggi non posso più pilotare poiché a causa di un incidente agli occhi, ho subito un trapianto di cornea, non posso più volare».
Esiste un erede di Rocco Siffredi?
«Erede non lo so ma, come ho detto più volte, esiste qualcuno che ha il mio stesso “dono”».
Intende De Martino?
«Esatto, e anche Totti. Loro si possono permettere la mia stessa libertà di azione, in quanto, Madre Natura gli ha dotati del fattore “X”, se intende quello che voglio dire...».
Certo. Tornando a Torino: ha mia avuto incontri piccanti sotto la Mole?
«No, non direi. Ho molti amici, come Michele Macagnino di Torino Erotica, Lapo e lo scultore Fabio Viale».
Già, che ha realizzato il Fauno con il calco del suo membro. Un’opera di cui abbiamo parlato...
«Adesso è conservata nel suo laboratorio, è molto difficile esporla per via, ovviamente, della nudità del mio corpo. Sembra che ci sia un possibile acquirente, un sud americano. Vedremo se, alla fine, la comprerà».
Lei in Ungheria ha la sua accademia del sesso: pensa sia possibile aprirne una anche in Italia?
«Non ci ho mai pensato ma, intanto, chi lo desidera può seguire i miei corsi online sulla pagina web della Sifredy Academy che gestisce mio figlio».
Torniamo allo spettacolo: in scena ci sarà anche sua moglie Rosza, il vostro è un legame solido, che dura da anni. Come avete fatto?
«Mi sono innamorato di lei guardando una sua foto, era Miss Ungheria. E’ stato un colpo di fulmine per me. In seguito, me la presentarono a Cannes e da lì sbocciò l’amore anche per lei. Lei è la donna che è riuscita a starmi accanto tutta la vita. Sono molto felice di fare questa esperienza teatrale con lei, io non potrei stare a casa a fare nulla, quindi è bellissimo fare questa tournée insieme».
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