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A tutta fiction

“Leopardi - Il poeta dell’infinito” a spasso da Torino a Bricherasio

La miniserie diretta da Sergio Rubini da domani su Raiuno

Giacomo Leopardi

Leonardo Maltese è Giacomo Leopardi

Martedì 7 e mercoledì 8 gennaio in prima serata su Raiuno sarà protagonista la poesia grazie alla fiction in due puntate, diretta da Sergio Rubini, “Leopardi - Il poeta dell’infinito”.

Una grande produzione in costume, ambientata e girata tra la natìa Recanati, le Marche, Bari e la Puglia, Mantova, Roma, Napoli e Bologna ma anche tanto Piemonte: per alcune settimane, infatti, circa un anno fa la troupe e il cast della serie sono stati per le riprese nei dintorni di Torino, tra Racconigi, Borgo Cornalese, un antico abitato rurale del comune di Villastellone, il Palazzo dei Conti e via Vittorio Emanuele a Bricherasio.

Domani e  dopodomani saranno due serate con uno dei massimi poeti di tutti i tempi, visto forse per la prima volta in modo originale. «Piuttosto che lo studioso curvo perennemente sui libri, il nostro Leopardi – spiega Rubini – avrà il piglio di un esuberante enfant prodige che desidera divorare il mondo e viverne appieno ogni sfaccettatura. Al posto di una figura grigia, rischiosamente polverosa e respingente, preferiamo tratteggiarne un’altra più brillante, variopinta, trasgressiva e soprattutto piena di fascino».

Leopardi – Il poeta dell’infinito” è stata presentata in anteprima mondiale all’81esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Scritta da Carla Cavalluzzi, Angelo Pasquini e Rubini, la miniserie-evento punta a restituire alle nuove generazioni un ritratto inedito pur storicamente coerente di un poeta libero e avverso al compromesso che ha sfidato il suo tempo, l’invasore austriaco, la Chiesa e gli stessi fondatori del nascente stato italiano.

A interpretarlo è Leonardo Maltese, già visto nei film “Rapito” di Marco Bellocchio e “Il Signore delle Formiche” di Gianni Amelio: con lui Alessio Boni nel ruolo del padre, Valentina Cervi nei panni della madre, Giusy Buscemi in quelli dell’amata Fanny, e poi Cristiano Caccamo e Alessandro Preziosi.

«Genio visionario dietro cui palpita il cuore di un eterno ragazzo, incompreso dai suoi contemporanei, Leopardi è più interessato a rivolgersi alle generazioni del futuro mettendo in ballo spunti di riflessione più che mai attuali in una società come quella di oggi spesso afflitta dalla mancanza di maestri e di saldi punti di riferimento», aggiunge il regista.

Bambino prodigio paragonabile a Mozart, adolescente ostile ai genitori come un moderno teenager, poeta romantico, filosofo e pensatore politico, è stato il primo esistenzialista della modernità. Riferimento degli anni del Risorgimento, ha scritto versi eterni e dato forma a pensieri che oggi, nel nuovo millennio, sono verità granitiche. Molto lontano dal personaggio raccontato dai libri di scuola, il poeta sul piccolo schermo avrà la sua rivalsa.

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