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In Crimea

Capolavori a confronto nel ritorno al futuro di Flashaback

Dal Futurismo di Umberto Boccioni al Barocco di Gherardi Le gallerie internazionali si mettono in mostra (“senza titolo”) in corso Giovanni Lanza dal 30 ottobre al 2 novembre

Capolavori a confronto nel ritorno al futuro di Flashaback

Quest’anno sarà “untitled”. Quest’anno sarà semplicemente Flashback Art Fair. Per la sua 13esima edizione la fiera che riunisce sotto un unico tetto l’arte antica e l’arte contemporanea ha scelto di non avere un titolo. «Una scelta consapevole - spiega Stefania Poddighe che con Ginevra Pucci questa fiera ha ideato e dirige dal 2002 - perché in questo momento storico ci sembra poco pertinente dare delle etichette. Perché questo è uno spazio di accoglienza, di contenuti, di pensiero, libero da etichette e imposizioni».

Lo spazio è quello di Flashback Habitat di corso Giovanni Lanza 75, nel cuore della Crimea, che nella settimana dell’arte torinese accoglierà, come fa ormai da quattro anni, una rassegna «senza limiti, senza confini, senza tempo». Dove il passato è presente e il presente è passato in un continuo flashback.

Lo farà dal 30 ottobre al 2 novembre prossimo, quando una quarantina di gallerie nazionali e internazionali - «ce ne saranno alcune che non sono mai state viste in Italia» sottolineano gli organizzatori - abiteranno le sale dell’ex brefotrofio offrendo una raffinata vetrina sull’arte passata e presente, attraversando epoche e movimenti artistici diversi.

In evidenza

  • Il Futurismo di Umberto Boccioni con “Donna che legge” (Bottegantica, Milano).
  • Il Barocco di Antonio Gherardi con “Giunone e Argo” (Antiques Par Force, Roma) e “Cavallo e Cavaliere” di Marino Marini.
  • Simbolismo ed Espressionismo di Franz von Stuck con “Danzatrici” (Aleandri Arte Moderna, Roma).
  • I dervisci danzanti di Aldo Mondino (Umberto Benappi, Torino).
  • Pittura fiamminga di Adriaen van Overbeke (Floris Van Wanroij Fine Art, Olanda).
  • Le incisioni di Albrecht Dürer (Il Cartiglio, Torino).
  • Arte antica del Seicento: Luigi Miradori detto Genovesino e Bernardo Strozzi.
  • Una scultura in legno del Quattrocento raffigurante la Madonna con Bambino.
  • I tableau vivant di Luigi Ontani.
  • I disegni di Amedeo Modigliani e Giorgio Morandi.
  • Opera in carta e acciaio di Arcangelo Sassolino.
  • Le pietre sonore di Pinuccio Sciola.
  • I lupi di Domicella Bozekowska.
  • Senza titolo”, manifesto del rifiuto di ogni definizione, di Mario Schifano.

Immagine guida

Ad accompagnare quest’anno la rassegna è una nuova immagine guida a firma di Antonello Bulgini, fratello del direttore artistico di Flashback Habitat Alessandro Bulgini. L’immagine riporta due opere dell’artista scomparso, “Iafet” e “Mister Marshmallow”. «Non è solo un omaggio affettivo - afferma Alessandro -, ma una scelta in perfetta sintonia con lo spirito di Flashback, che è un habitat di relazioni umane oltre che artistiche».

Public program

Ricco e articolato il public program che precede, affianca e segue la rassegna: mostre, installazioni, visite guidate, talk, performance, laboratori.

  • Rassegna di videoarte “Butterfly” a cura di Rebecca Russo (25 settembre).
  • Intervento site-specific di Mustafa Fazari, “Compassione” (16 ottobre).

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