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La storia
16 Novembre 2025 - 05:29
Roberto Malone a Cannes
Visto adesso, lungo le strade della Costa Azzurra dove ormai vive in pianta stabile, con i suoi abiti chic, la pelle abbronzata e l’aria riposata, sembra come tanti altri uomini d’affari che nel Sud della Francia, sotto il suo sole caldo, hanno costruito la propria dimensione sia professionale, sia privata. Ma lui è Roberto (Bob) Malone e neppure la serenità raggiunta con la maturità dei suoi 69 anni, portati benissimo, i perfetti «voilà» con cui scandisce le sue frasi, riescono a nascondere del tutto un passato fatto di eccessi e che lo hanno portato a distinguersi come uno degli attori porno più famosi della filmografia italiana e non solo. Nato a Torino il 31 ottobre del 1956, la carriera di Roberto Pipino (suo vero nome) nella filmografia hard inizia quasi per caso, come spesso accade quando il destino, e madre natura, hanno già deciso tutto e tu non devi fare altro che assecondarli.
«Sì, ho vissuto tanto, guadagnato tanto e speso tanto, non ho avuto momenti difficili, ho fatto tutto ciò che dovevo fare nel porno fino a quando mi è stato possibile. Oggi sto benissimo, sono anche molto attivo, non più nel porno però» racconta Bob Malone raggiunto a Cannes dove oggi risiede con la giovane compagna, un’ex modella di 45 anni, e il figlio Andrea, erede di una delle sue attività, quella legata al noleggio di auto di lusso per i Vip della Costa Azzurra.
La sua filmografia sia come interprete, sia come produttore è lunghissima, arriva fino al 2006, poi cosa accadde?
«In realtà girai ancora qualcosina nel 2015, ma poi, con l’avvento di Internet, il mercato si esaurì. Una volta finito in rete il porno ha dovuto arrendersi, quei film non esistono più. Non c’è più produzione, non c’è più possibilità di guadagno».
Lo dice con un grande senso di sconforto.
«È così, produrre un film a luci rosse ha molti costi, per questo ci deve essere mercato, ci devono essere i cinema porno e i fruitori. Oggi Internet ti dà tutto gratis ma con una qualità bassissima. Quel mondo è finito per sempre. Per quanto mi riguarda non mai avrei smesso».
Un mondo a cui è giunto da Torino dove faceva l’organizzatore di eventi musicali.
«Sì, ho lavorato anche per Alan Sorrenti e Gianni Nazzaro. Poi a Roma ebbi l’occasione di provare, mi proposero di girare un film porno e da lì iniziai… Negli anni Ottanta ero tra i torinesi più famosi, c’eravamo io, Del Piero e Gigi D’Agostino. Qualche volta sbucava anche Chiambretti. Andava di moda il Cacao del mio amico Claudio Barulli, non si saltava una serata».
È vero che la sua prima moglie non sapeva nulla di tutto ciò?
«Verissimo, io facevo finta di andare a lavorare e in un certo senso era così…».
Poi cosa accadde?
«Accade che una sua cugina andò con un suo fidanzato in un cinema porno e mi vide, lo raccontò subito a mia moglie e da lì fu la fine del nostro matrimonio… Beh, anche la cugina tanto santa non era… Dopo ebbi altre due mogli ».
Lei è un traditore?
«No, non lo sono mai stato. Con quello che mi pagavano per fare sesso, secondo lei lo avrei fatto gratis e, in più, con una compagna che mi aspettava a casa? E, inoltre, anche io ho sempre preteso la fedeltà…».
Un po’ contraddittoria la sua pretesa non crede?
«Per me fare sesso era un lavoro con cui portavo anche molti soldi in famiglia, perché tradire o perché essere tradito?».
Offerte indecenti ne avrà avute però?
«Sì, ben pagate, mi venivano a prendere anche con l’elicottero».
Mai stato con un uomo?
«No, con un trans sì».
E’ stato un bel modo di guadagnare, non lo può negare…
«Sul set succede quello che accade ai pasticceri, all’inizio ti abbuffi con gusto, poi, ti rendi conto che è un lavoro e impari a gestirti e a vedere la donna con occhi diversi».
Al di là delle doti, tutti possono essere attori porno?
«No, è complicato, bisogna avere molto cervello, bisogna imparare a gestire il proprio corpo e le proprie reazioni con la mente. Non tutti riescono».
È vero è un lavoro ma non è mai capitato di essere coinvolto da una sua “collega”?
«Sì, accadde con Moana Pozzi, lei era speciale anche sul set… Abbiamo avuto una relazione ma fu breve, era troppo complicato, eravamo lontani, ma ci siamo amati. Lei rimarrà unica, era bella, intelligente, libera».
E Rocco Siffredi?
«Lui è un amico, anzi, l’ho iniziato io al lavoro da porno divo. In quegli anni mi trovavo a Parigi, conoscevo il fratello e Rocco faceva il lavapiatti nel suo ristorante. Una sera mi chiese di farlo uscire per farlo divertire e da lì iniziò la carriera di Rocco».
Chi è oggi Bob Malone?
«È lo stesso di sempre, fumo ancora, mi piace il buon vino, ho una compagna bellissima. Sono riuscito persino ad andare in pensione con 1.200 euro al mese, ma mantengo un giro di affari fra il commercio di tartufi e le consulenze nei ristoranti di lusso che mi consente di fare una vita agiata. Qualcuno mi riconosce, specie i giovani, e da me vogliono una cosa sola: consigli».
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