Alena Seredova, scelta fatta: ecco chi sarà la sua testimone di nozze

Così profondamente diversi, negli atteggiamenti, nell’esposizione mediatica, nel modo di intendere la vita. Eppure per quando possa sembrare strano c’è qualcosa di magico che unisce Chiara Ferragni e Fedez ad Alena Seredova e Alessandro Nasi. Quasi cinque anni fa l’imprenditrice e il rapper milanese si sposavano nella cattedrale di Noto e tra meno di due settimane sempre lì toccherà al manager torinese e all’ex modella céca che a Torino ha trovato la sua seconda casa.

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Succederà il 17 giugno e ormai è tutto pronto come ha raccontato lei di recente al settimanale “Oggi”. Non ha svelato ancora tutto, ma qualcosa sì, compresa la sua testimone che sarà Lavinia Borromeo, la moglie di John Elkann. In fondo se stanno insieme è merito suo che li ha fatti conoscere nel 2015, un anno dopo la fine del suo matrimonio: «Non volevo un legame serio, ma Alessandro ha avuto resistenza e pazienza. Succede sempre così: quando non cerchi, è la volta che capita».

In effetti da quell’incontro fortunato in montagna è scattata la scintilla per tornare ad amare la vita: «Mi sono resa conto che farmi avvicinare da una persona piena di sentimento non era una cattiva idea. Ho vissuto un momento doloroso, molto buio per me. Alessandro ha saputo colmare i miei momenti di solitudine senza mettermi pressione né fretta. Si è innamorato anche del modo in cui sono madre e tutto si è svolto nel rispetto dei miei tempi».

Così lei si è fidata, di nuovo: «Non ho mai visto nel mio nuovo rapporto, e anche nell’avere un altro figlio, la mia adorata Vivi, una gara con ciò che accade dall’altra parte. Quello che sto vivendo è la naturale evoluzione di un rapporto dove due persone stanno bene, in equilibrio. Con Ale ho ritrovato la normalità della famiglia. Quando mi ha chiesto di sposarlo, non me lo aspettavo. Per Alessandro è la prima volta e dunque è giusto che anch’io viva tutto come se fosse tale».

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Nulla che faccia dimenticare il tradimento di Gigi Buffon che aveva sposato ed è anche il padre di Louis Thomas e David Lee, Una botta durissima, anche a ripensarci: «La cosa più facile e naturale sarebbe stata sputare fuoco. Non mi piace parlare di famiglia allargata, non comprendo il termine. Siamo due famiglie, ognuno si è creato la propria e c’è soddisfazione per entrambi. Io non sono certo una persona che desidera vendetta, ma neppure una che dimentica». Ora però può voltare definitivamente pagina, con una festa nel suo amato Sud, anche se resta donna di Torino.