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La parola ai lettori

Le lettere a TorinoCronaca del 12 dicembre

Il regalo della gentilezza - La condanna del gioielliere - L'educazione e lo Stato

Le lettere a TorinoCronaca del 12 dicembre

Società
L’educazione non è dello Stato
Egregio dottor Fossati, nel nostro paese ogni pretesto è buono per mettere in discussione da parte dei comunisti, i valori occidentali che ci portiamo avanti dalla fondazione di Roma in poi. Oggi hanno la pretesa di appropriarsi dei figli, chiamandoli cittadini, come nella rivoluzione francese. I figli non sono più dei genitori che li mettono al mondo, ma dello Stato. Esattamente come nella rivoluzione francese, nello Stato totalitario comunista, nello Stato totalitario nazista e in quello fascista. Con la pretesa di educare. Ma la parola educare significa portare metodicamente ad un livello di maturità intellettuale e morale una persona. Compito assegnato ai genitori. Capisco che non esiste nessun manuale del perfetto genitore in nessuna biblioteca del mondo, compito arduo e difficile, per cui qualcuno vuol appropriarsi tale compito, compito che non è dello Stato. Lo Stato è stato creato dalle organizzazioni civili di uomini liberi, per tutelare la convivenza civile e gli interessi collettivi e singoli. Lo Stato appartiene ai cittadini e non che i cittadini appartengono allo Stato. Si prende lo spunto da episodi di cronaca nera e dell’omicidio di una persona per far grancassa. L’omicidio è la soppressione fisica della vita umana da un punto di vista morale e giuridico. Cosa c’entra il femminicidio, la cui parola inventata non esiste sul vocabolario. Ora il nostro ministro della pubblica istruzione, vuol educare nelle scuole. Ma la scuola ha il compito di insegnare che è la presentazione organica di elementi formativi e di apprendimento, di materie letterarie, storiche, scientifiche. Credo sia giunta l’ora di dire basta a queste idiozie che molti gruppi antagonisti, di minoranza vogliono propinarci. Come ha ragione nel suo libro il Generale Vannacci. Il mondo al contrario. Spero che il vento del cambiamento porti aria buona e non viziata. Ma soprattutto buonsenso.
Cosimo Golia

Natale
La gentilezza è il vero regalo
Vorrei segnalare che esiste un regalo che tutti possiamo fare e ricevere ed è completamente gratuito. Non solo a Natale ma durante tutto l’anno. Riguarda sia i giovani che gli anziani, direi particolarmente gli anziani. Sapete qual è? La gentilezza, magari condita con un sorriso. Visto che costa così poco, si potrebbe ricevere e dare anche negli uffici pubblici?
Angela

Giustizia
La condanna del gioielliere
Gentile Dott. Fossati, parlando di (mala)giustizia ho elaborato una teoria attinente agli ultimi fatti di cronaca. Secondo me è necessario partire da un famoso proverbio che recita “parlare alla nuora perché suocera intenda” applicato alla perfezione dai giudici contro il gioielliere Roggero. La certezza mi è venuta dalla estrema durezza della condanna senza attenuanti con il carico di tutte le aggravanti possibili. Manca solo purtroppo (per loro) la premeditazione, ma quella sarebbe stata smaccatamente esagerata, al limite di un intervento da parte di Mattarella. A questo si aggiunga l’enormità del risarcimento imposto che sfiora il milione di euro, cifra che esce da qualunque parametro risarcitorio. Ed ecco servito il proverbio con Roggero al posto della nuora e gli italiani e la destra in particolare nel ruolo della suocera: i delinquenti non si devono toccare! Possiamo aggiungere i comprimari (cugino? marito?) i quali per il futuro avranno la certezza che, male che vada, andranno incontro a pene ridicole o, nel caso peggiore, avranno assicurato di che vivere nel lusso alle due prossime generazioni.
Renato De Giovannini

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