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La polemica

Fedez spara a zero sul caso Ultras: "Frequento chi ca*** voglio, non venite a farmi la morale"

Il rapper ritrovato smentisce ogni coinvolgimento nelle indagini sul tifo organizzato

Fedez ospite a La Zanzara (Fonte Instagram)

Fedez ospite a La Zanzara (Fonte Instagram)

Fedez non ha mai avuto paura di parlare e ieri, durante l’intervista con Giuseppe Cruciani a La Zanzara, ha risposto (a modo suo) alle voci sul suo presunto coinvolgimento nel caso Ultras. Il rapper milanese, finito sotto i riflettori a causa di intercettazioni legate all'inchiesta sul tifo organizzato nelle Curve di Milano, ha deciso di rompere il silenzio e chiarire una volta per tutte la sua posizione.

Il tema centrale dell’intervista è stato inevitabilmente il suo legame con Luca Lucci, uno degli arrestati nell’ambito dell'inchiesta sulle Curve dell'Inter e del Milan. Fedez ha spiegato che Lucci è un suo amico e che non tradirebbe mai  un’amicizia, nemmeno di fronte alle difficoltà.

Quando Cruciani gli ha chiesto se frequenterebbe ancora Lucci dopo gli sviluppi, Fedez ha risposto senza alcuna incertezza: “Certo, non ricopro cariche pubbliche, non devo rispondere a nessuno per le persone che frequento. Non esiste il reato di cattiva frequentazione, se non commetto reati frequento chi mi pare.”

Il rapper ha anche preso una netta distanza dalle polemiche sul suo coinvolgimento nelle intercettazioni, sostenendo che le conversazioni registrate lo riguardano solo sotto l’aspetto personale. “Ci sono intercettazioni dove parlo solo dei miei ca**i, non c’è nulla di illegale. Perché il mio nome è uscito in mezzo? Se dico a un amico ‘Mi dai una mano a piazzare la bevanda allo stadio’ e lui mi risponde ‘Non ho nessuno’, cosa c’entra con un’inchiesta criminale?”, ha sottolineato Fedez.

Infine, Fedez ha fatto un ultimo chiarimento importante: “Non posso sapere cosa fa un amico nella sua vita privata. Io ho frequentato una persona che era un pregiudicato, ma si stava reinserendo nella società. Non è che perché uno ha un passato problematico io devo abbandonarlo. Io sono libero di scegliere le persone che voglio frequentare, e nessuno ha il diritto di giudicare le mie scelte.”

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