Trump annuncia colloqui con la Russia: la guerra in Ucraina verso una svolta?

Donald Trump ha recentemente dichiarato che l'amministrazione americana ha avviato "serie discussioni" con la Russia per porre fine alla guerra in Ucraina. Tuttavia, i dettagli su chi stia conducendo questi colloqui e su cosa si stia effettivamente trattando rimangono ancora ignoti. "Parleremo, credo che faremo qualcosa di significativo presto. Vogliamo che la guerra finisca", ha affermato Trump, lasciando intendere che un cambiamento potrebbe essere all'orizzonte. Ma mentre le parole di pace riecheggiano, i bombardamenti continuano a colpire città come Odessa, un sito patrimonio dell'Unesco, e altre regioni dell'Ucraina.

Il generale in pensione Keith Kellogg, inviato speciale per l'Ucraina, ha sottolineato che la pace è negli interessi di sicurezza nazionale degli Stati Uniti. Ha dichiarato alla Fox News che esiste un piano solido e che Trump è ottimista sulla possibilità di raggiungere un accordo entro i prossimi 100 giorni. Kellogg ha anche accennato a possibili pressioni su entrambe le parti in conflitto, suggerendo che Trump potrebbe utilizzare sanzioni contro Mosca e ridurre gli aiuti militari a Kiev come leve negoziali. Tra le questioni discusse vi è anche quella delle elezioni presidenziali in Ucraina, un tema che Putin utilizza per delegittimare il presidente Volodymyr Zelensky.

Nonostante i colloqui di pace, la situazione in Ucraina rimane critica. Nelle ultime 24 ore, un massiccio attacco notturno russo ha visto l'uso di oltre 40 missili e più di 120 droni, causando la morte di almeno 11 civili e ferendo una ventina di persone, tra cui tre bambini. Il raid più devastante si è verificato a Poltava, dove una palazzina di cinque piani è stata distrutta. Anche Odessa è stata colpita, con una quindicina di edifici storici danneggiati. Il presidente Zelensky ha denunciato l'attacco come un "atto deliberato", mentre l'Unesco ha inviato un team per valutare i danni.