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FESTIVAL DELLA CANZONE ITALIANA

Willie Peyote scambiato per Brunori: le confessioni al DopoFestival

Il cantante è stato uno dei protagonisti della seconda puntata

Willie Peyote Dopofestival

Willie Peyote al Dopo Festival

Willie Peyote è stato ospitato nel "DopoFestival" di Sanremo, il "salotto" condotto da Alessandro Cattelan. 

Il cantante ha raccontato il suo brano: «Grazie ma no grazie, è una frase usata da tutti. Spesso mi capita di incrociare le persone e, quelle che non mi scambiano per Brunori Sas, mi parlano di quest'espressione . 

Durante l'intervista, un giornalista della sala stampa ha commentato il brano di Willie: «Lui è bello, perché parla di noi. In un mondo in cui si parla sempre di io, lui parla di noi».

Il commento è poi sfociato in un aneddoto esilarante: «Una signora prima mi ha fermato e mi ha detto, sai anche io sono calabrese come te». Dopo una breve pausa, Willie ha rivelato di aver risposto: «Guardi, io sono l'unico torinese che non ha origini calabrese in tutte le città».

L'intervista ha poi toccato anche altri due argomenti che Willie sta portando avanti in questo Festival: il Toro e l'amico Luca Ravenna.

 

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TORO NEL CUORE 

Ospiti della serata Federica Nargi e Alessandro Matri. Cattelan ricorda quando, nel testo di una sua canzone Willie ha citato proprio il calciatore che ai tempi giocava «nell'altra squadra di Torino» , come ricorda il cantante 

«Il pezzo era su Glik - prosegue - che celebrava proprio quel tipo di approccio un po' ruvido. Da squadra scarsa come quella per cui tifo io». La rima a cui ha fatto riferimento, recita: "Fighetti strapagati come Matri e Boriello". 

Tra l'ilarità generale Willie ha "ringraziato" Cattelan per aver riesumato questo testo dopo dodici anni davanti al diretto interessato.

IL CAMEO DI LUCA RAVENNA

Cattelan ha poi invitato Luca Ravenna ad unirsi a loro. Il comico, a sorpresa, è sbucato tra i coristi durante le esibizioni di Willie Peyote. 

Il conduttore chiede al cantante: «Ma infilare Luca nel coro, era una mossa da FantaSanremo o una scelta tua?». 

«No è proprio fantasy - ha risposto ridendo - Lui voleva vivere l'esperienza sanremese. non c'era più posto sul palco e quindi l'abbiamo piazzato in balconata con il resto dei coristi». 

Il comico ha poi aggiunto: «Sono due sere su due bucate, credo che sia qualcosa di leggendario nella storia del Festival, e ora si punta alla finale. Tra tutti i cantanti in gara, Willie è l'unico con cui avrei fare questo abusivismo, questa follia, che stiamo facendo». 

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