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Arresto Hacker
15 Aprile 2025 - 19:50
Una sentenza emessa il 14 aprile da un tribunale giapponese potrebbe rappresentare un precedente fondamentale nella lotta alla pirateria videoludica. Un uomo di 58 anni, residente nella prefettura di Ibaraki, è stato condannato per aver modificato e rivenduto console Nintendo Switch in grado di eseguire giochi pirata. Si tratta della prima condanna in Giappone per questo tipo specifico di reato legato alle console Nintendo, e arriva esattamente un anno dopo l’arresto dell’imputato.
Secondo quanto riportato da NTV News, che ha seguito il caso da vicino, l’uomo è stato riconosciuto colpevole di aver alterato la funzionalità originale delle console, saldando componenti modificati sulle schede madri per permettere l’uso di software piratato. Le console così modificate venivano poi vendute online a circa 195 dollari ciascuna, in violazione dei diritti d’autore e di proprietà intellettuale della casa videoludica giapponese.
Il tribunale ha stabilito una pena di due anni di reclusione, sospesa per tre anni, e una multa di circa 3.500 dollari. Ciò significa che l'uomo non andrà immediatamente in carcere, ma qualsiasi nuova infrazione durante il periodo di sospensione comporterebbe l’esecuzione della pena detentiva.
La decisione della corte è stata accolta come un segnale importante per l’industria videoludica, che da anni combatte contro la diffusione di console modificate e software illegale. Nintendo, da parte sua, ha sempre mantenuto una posizione rigida contro ogni forma di pirateria e modifica non autorizzata dei propri dispositivi.
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