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Cronaca internazionale

Italiano accusato dell’omicidio del CEO di United HealthCare: quattro capi d’imputazione per Luigi Mangione

Rischia la pena di morte per l’uccisione di Brian Thompson: accusa di terrorismo.

Italiano accusato dell’omicidio del CEO di United HealthCare: quattro capi d’imputazione per Luigi Mangione

Una giuria federale ha formalizzato quattro capi d’accusa contro Luigi Mangione, il giovane residente a Baltimora sospettato dell’omicidio di Brian Thompson, amministratore delegato della United HealthCare. Il delitto è avvenuto il 4 dicembre scorso, nel cuore di Manhattan.

Già il 1° aprile, la procuratrice generale Pam Bondi aveva annunciato pubblicamente l’intenzione di richiedere la pena di morte nei confronti dell’imputato. Ora l’accusa, depositata presso la Corte distrettuale degli Stati Uniti, conferma che la giuria ha riscontrato elementi sufficienti per procedere con un’azione penale. Sebbene questa valutazione non implichi una colpevolezza provata, rappresenta il livello minimo richiesto dal Quinto Emendamento per i reati gravi.

Con la presentazione ufficiale dell’atto d’accusa, è stato assegnato anche un giudice incaricato di seguire tutte le fasi del processo. A lui spetterà gestire le eventuali mozioni, risolvere le dispute legali tra accusa e difesa e dirigere l’intero procedimento, inclusa la parte relativa alla possibile richiesta di condanna a morte.

Oltre al procedimento federale, Mangione è coinvolto in un’ulteriore inchiesta aperta a New York. La Procura distrettuale di Manhattan lo accusa di omicidio di primo grado con finalità di terrorismo, un crimine che comporta l’ergastolo senza possibilità di riduzioni. È inoltre imputato per l’uso di un’arma da fuoco durante la commissione dell’omicidio, un’accusa che, se confermata, potrebbe portare alla pena capitale attraverso l’iniezione letale.

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