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Cronaca internazionale
02 Aprile 2025 - 14:30
Il Procuratore Generale degli Stati Uniti, Pam Bondi, tra le più fedeli sostenitori dell'ex presidente, ha ordinato ai procuratori federali di chiedere la pena di morte per Luigi Mangione, l'ex studente di 26 anni, proveniente da una facoltosa famiglia italoamericana di Baltimora. Mangione è stato accusato dell'omicidio del CEO di UnitedHealthcare, Brian Thompson, avvenuto a New York lo scorso dicembre.
L'omicidio, perpetrato in pieno giorno, sarebbe stato motivato dalla volontà di colpire il sistema delle assicurazioni sanitarie private, spesso criticate negli Stati Uniti per la loro avidità. Questa vicenda ha contribuito a trasformare Mangione in una figura controversa, con sostenitori che vanno oltre i confini nazionali.
"L'uccisione di Brian Thompson, un innocente padre di due figli, è stato un assassinio premeditato e a sangue freddo che ha scioccato l'America", ha dichiarato Bondi, sottolineando che la richiesta della pena capitale rientra nell'agenda di Trump per combattere i crimini violenti e garantire la sicurezza nel Paese.
Questa decisione è in linea con le politiche adottate da Bondi fin dal suo insediamento, quando ha revocato la moratoria federale sulla pena di morte imposta dall'amministrazione Biden nel 2021. Trump aveva già reintrodotto le esecuzioni federali durante il suo primo mandato, portando a tredici condanne a morte negli ultimi mesi della sua presidenza.
Mangione affronta accuse sia statali che federali. A livello statale, rischia l'ergastolo e si è dichiarato non colpevole; per le accuse federali, che includono omicidio di primo grado a scopo terroristico e possesso illegale di armi da fuoco, ha scelto di non rispondere.
Nel frattempo, il giovane continua a raccogliere sostenitori e finanziamenti per la sua difesa. Una campagna di crowdfunding lanciata dal 'December 4th Legal Committee' ha già raccolto 775.000 dollari, avvicinandosi all'obiettivo di un milione. Il comitato ha dichiarato di non sostenere la violenza, ma di voler garantire a Mangione un processo equo in un clima politico altamente polarizzato.
Le prove raccolte dai procuratori indicano che Mangione aveva manifestato in passato ostilità verso le compagnie assicurative e i loro dirigenti. Un quaderno sequestrato conteneva appunti che mostravano il suo intento di colpire un CEO del settore sanitario. In particolare, una nota dell'agosto 2024 affermava che "l'obiettivo è l'assicurazione" e un'altra, dell'ottobre successivo, faceva riferimento all'intenzione di "colpire" un dirigente di alto livello. Thompson sarebbe stato scelto perché il suo intervento a un evento aziendale era pubblico.
Pur non essendo cliente di UnitedHealthcare, Mangione considerava le assicurazioni sanitarie "mafiosi diventati troppo potenti", accusandole di sfruttare il Paese per accumulare profitti enormi. Nel suo manifesto, aveva scritto che il sistema sanitario americano è "il più costoso al mondo", ma che gli Stati Uniti si collocano solo al 42º posto per aspettativa di vita. Questo ha alimentato il sostegno nei suoi confronti, trasformandolo, per alcuni, in un simbolo della lotta contro la speculazione nella sanità privata.
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