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Salute
22 Aprile 2025 - 19:20
Ozempic
Nel 2025 si continua a parlare di Ozempic come del farmaco simbolo di una trasformazione fisica rapida, diventato celebre tra influencer, celebrità e pazienti alla ricerca di una cura contro l’obesità. Ma dietro la popolarità crescente, si nasconde una realtà più complessa fatta di benefici clinici, effetti collaterali e un utilizzo che richiede estrema cautela.
Ozempic – e la sua variante Wegovy – è un farmaco a base di semaglutide, nato per trattare il diabete di tipo 2, ma divenuto noto per la sua efficacia nella perdita di peso: dal 15% al 20% del peso corporeo in poche settimane. Il suo effetto si basa su un principio attivo che imita un ormone naturale, riducendo l’appetito e rallentando la digestione. Questo porta a una sensazione di sazietà prolungata e quindi a un minore consumo di cibo.
Oggi, però, il suo impiego va oltre l’ambito medico tradizionale: sui social media è esplosa una vera e propria mania, con immagini "prima e dopo" e testimonianze di dimagrimenti lampo, spesso senza indicazioni cliniche adeguate.
Secondo uno studio presentato al Congresso Europeo sull’Obesità di Venezia, l’uso di semaglutide può ridurre fino al 20% il rischio di ictus, infarto e altre malattie cardiovascolari. A sostenerlo è John Deanfield, professore alla University College London, che considera questa scoperta una delle più rilevanti dai tempi dell’introduzione delle statine.
Anche sul fronte dell’obesità i numeri parlano chiaro: oltre 2,5 miliardi di adulti nel mondo sono in sovrappeso, e quasi 900 milioni risultano affetti da obesità. In questo scenario, strumenti come Ozempic – se impiegati con attenzione – possono rappresentare un aiuto importante.
Nonostante i vantaggi, il farmaco non è privo di rischi. Gli effetti collaterali più comuni includono nausea, vomito e reflusso gastrico, dovuti a un rallentamento marcato dello svuotamento dello stomaco. In casi più gravi, possono insorgere pancreatite, insufficienza renale o disturbi alla tiroide.
Chi soffre di ulcere, disturbi alimentari o altre patologie pregresse dovrebbe evitare l’uso del semaglutide senza un’accurata valutazione medica. Inoltre, è fondamentale un piano terapeutico personalizzato, che preveda dosaggi graduali e controlli periodici, accompagnato da uno stile di vita sano e attivo.
Tra le conseguenze più discusse del dimagrimento rapido vi è il fenomeno della cosiddetta "Ozempic face": il viso appare più scavato, meno tonico, e perde elasticità. Un effetto che molti dermatologi e chirurghi plastici trattano con radiofrequenza, filler, botulino o, nei casi più evidenti, con lifting mirati.
Anche l’esposizione al sole e l’età possono amplificare questi segnali, rendendo necessaria una gestione estetica più attenta dopo il calo di peso.
Un aspetto meno noto riguarda la gestione del farmaco in caso di anestesia generale: poiché Ozempic rallenta lo svuotamento dello stomaco, il rischio di vomito e aspirazione polmonare durante un intervento chirurgico è più alto. Per questo motivo, si consiglia di sospenderne l’assunzione almeno due settimane prima di una procedura in sala operatoria.
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