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Animali
24 Aprile 2025 - 18:00
In occasione della Giornata Mondiale della Veterinaria celebrata in tutto il mondo nell’ultima settimana di aprile su iniziativa della World Veterinary Association una nuova indagine internazionale riaccende i riflettori sul divario tra la percezione pubblica e la reale valorizzazione della figura del medico veterinario.
Secondo i dati raccolti da Kynetec per Boehringer Ingelheim nel 2025 il 94% dei proprietari di animali domestici dichiara di apprezzare il lavoro dei veterinari ma solo il 50% dei professionisti si sente realmente riconosciuto per il proprio impegno. Un paradosso che evidenzia la scarsa consapevolezza dell’importanza sociale, sanitaria ed emotiva di questa figura spesso confinata ai margini del dibattito pubblico. La campagna globale "Going Beyond", promossa da Boehringer Ingelheim con il supporto di Anmvi, della World Small Animal Veterinary Association e della World Association for Buiatrics nasce proprio con l’obiettivo di colmare questo divario di percezione. Il focus è far emergere il ruolo cruciale che i veterinari svolgono non solo nella cura degli animali ma anche nella tutela della salute pubblica e del pianeta secondo l’approccio integrato One Health.
“Quando pensiamo alla salute e alla protezione, raramente ci viene in mente il veterinario – sottolinea Karin Ramot, responsabile di Boehringer Ingelheim Animal Health Italia – eppure questi professionisti operano con grande preparazione tecnica e resilienza emotiva spesso in condizioni difficili e poco riconosciute”. I risultati dell’indagine 2025 confermano una crescente stima da parte dei cittadini: il 93% dei proprietari si dichiara soddisfatto dell’assistenza veterinaria rispetto al 75% rilevato nel 2024. Lo stesso anno solo il 49% dei veterinari si sentiva realmente apprezzato. Inoltre se il 65% dei proprietari ritiene che i veterinari godano di un buon equilibrio vita-lavoro, i professionisti evidenziano come spesso sacrificano il proprio benessere personale per garantire cure continue agli animali.
Anche la resilienza emotiva viene sottovalutata: nel 2024, solo il 49% dei veterinari riteneva che i proprietari comprendessero davvero il carico psicologico della professione. E nel 2025 sebbene il 66% degli intervistati riconosca che serva un alto livello di resilienza tale consapevolezza rimane comunque più bassa rispetto ad altre professioni essenziali come medici, insegnanti, polizia o vigili del fuoco. Tra le iniziative di Going Beyond, spicca un video realizzato attraverso brevi interviste a proprietari di animali. Di fronte a descrizioni di responsabilità e compiti tipici della professione veterinaria nessuno ha individuato spontaneamente il medico veterinario come figura di riferimento a riprova di una persistente invisibilità.
“È fondamentale sensibilizzare l’opinione pubblica sull’impatto reale della medicina veterinaria – afferma Arcangelo Gentile, presidente della World Association for Buiatrics – che si estende ben oltre l’ambito animale: dalla sicurezza alimentare al controllo delle malattie infettive”. Per Marco Melosi, presidente di Anmvi, la chiave per cambiare passo è anche culturale: “I veterinari italiani, donne e uomini straordinari, lavorano con dedizione, empatia e competenze altissime, spesso lontani dai riflettori. Un semplice grazie – detto di persona, al telefono o sui social – può fare la differenza. Ogni gesto di riconoscimento aiuta questi professionisti a sentirsi ascoltati, sostenuti e motivati”.
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