l'editoriale
Cerca
Strage animale
27 Aprile 2025 - 12:30
Oltre 750 koala sono stati abbattuti nelle scorse settimane all’interno del parco nazionale di Budj Bim, nello stato di Victoria, da operatori armati a bordo di elicotteri. Secondo il governo statale, si è trattato di un’azione “necessaria” per porre fine alle sofferenze degli animali feriti e affamati in seguito a un devastante incendio che a marzo ha bruciato un quarto dell’area protetta. Il metodo scelto – colpi sparati dall’alto a circa 30 metri di distanza – ha generato pesanti critiche da parte di associazioni animaliste, ricercatori e cittadini, che denunciano una gestione crudele. L’operazione, infatti, non era stata annunciata pubblicamente, ed è emersa solo nei giorni scorsi grazie a fonti indipendenti.
La governatrice del Victoria, Jacinta Allan, ha difeso la decisione, sostenendo che tutti i koala abbattuti erano «gravemente feriti e in grande sofferenza». Il DEECA (Dipartimento per l’Energia, l’Ambiente e l’Azione climatica) ha aggiunto che le alternative – come il soccorso diretto – erano irrealizzabili a causa della difficile accessibilità delle zone colpite.
Ma secondo esperti come Rolf Schlagloth, dell’Università del Queensland, uccidere i koala dovrebbe essere sempre l’ultima risorsa: «Avrebbero dovuto tentare il recupero. Uno sparo dall’elicottero può non essere letale, e causare invece agonia». Anche la deputata Georgie Purcell dell’Animal Justice Party ha criticato duramente l’operazione, parlando di «modalità inaccettabili».
Il caso ha riportato l’attenzione sulla fragile condizione della specie. I koala sono considerati a rischio in gran parte dell’Australia, in particolare dopo i devastanti incendi del 2019–2020 che hanno ucciso circa 60.000 esemplari. Nel Victoria, dove la popolazione è ritenuta “stabile”, il problema principale è l’eccessiva concentrazione in alcune zone, come il Budj Bim, che porta a sovrappopolamento e crisi alimentari. In passato il governo aveva optato per soluzioni più sostenibili come la sterilizzazione o il trasferimento. «È l’ennesimo fallimento – ha commentato Schlagloth – in una lunga storia di cattiva gestione del nostro animale simbolo».
I più letti
CronacaQui.it | Direttore responsabile: Andrea Monticone
Vicedirettore: Marco Bardesono Capo servizio cronaca: Claudio Neve
Editore: Editoriale Argo s.r.l. Via Principe Tommaso 30 – 10125 Torino | C.F.08313560016 | P.IVA.08313560016. Redazione Torino: via Principe Tommaso, 30 – 10125 Torino |Tel. 011.6669, Email redazione@cronacaqui.it. Fax. 0116669232 ISSN 2611-2272 Consiglio di amministrazione: Presidente Massimo Massano | Consigliere, Direttore emerito e resp. trattamento dati e sicurezza: Beppe Fossati
Registrazione tribunale n° 1877 del 14.03.1950 Tribunale di Milano
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo..