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Cybersecurity
15 Maggio 2025 - 17:00
La sicurezza informatica è ormai una delle principali sfide globali, e non sorprende che le grandi piattaforme digitali siano costantemente esposte a minacce da parte dei cybercriminali. L’ultimo allarme riguarda Steam, la piattaforma più importante per la distribuzione digitale di videogiochi per PC, di proprietà di Valve Corporation.
Secondo quanto riportato da Bleeping Computer, un individuo noto come machine1337 avrebbe messo in vendita nel dark web un database contenente i dati di 89 milioni di utenti Steam, chiedendo in cambio 5.000 dollari. Una cifra irrisoria, se i dati fossero davvero autentici. Ma quanto c’è di vero?
La notizia si è diffusa rapidamente, suscitando preoccupazione tra utenti ed esperti di cybersicurezza. Tuttavia, la vicenda si è rivelata più complessa. Il giornalista specializzato Mellowonline1, fondatore della community SteamSentinels, ha ipotizzato che non si tratti di una violazione diretta dei sistemi di Steam, bensì di un problema legato alla supply chain, ovvero a un fornitore esterno.
Il nome coinvolto è Twilio, azienda che gestisce servizi di comunicazione come l’invio di codici di autenticazione via SMS. Secondo Mellowonline1, l’attacco potrebbe essere avvenuto attraverso un account compromesso o un accesso abusivo alla dashboard della piattaforma. Twilio, però, ha smentito ogni coinvolgimento, affermando di non avere riscontrato alcuna anomalia nei propri sistemi e suggerendo che i dati provengano da un altro provider di SMS.
Valve è intervenuta per rassicurare la propria utenza: nessun sistema interno di Steam è stato violato. I dati apparsi online riguarderebbero vecchi SMS contenenti codici monouso, validi solo per brevi periodi, e i numeri di telefono a cui erano stati inviati. Secondo la compagnia, è improbabile che tali informazioni siano sufficienti per compromettere gli account.
In una nota, Steam ha consigliato agli utenti di monitorare regolarmente lo stato di sicurezza dei propri profili, ma ha anche sottolineato che non è necessario cambiare password o numeri di telefono.
Nonostante le rassicurazioni, il caso non è del tutto chiuso. Rimane da chiarire come machine1337 sia entrato in possesso di quei dati e quale sia stata la reale fonte della fuga. Valve ha assicurato di essere al lavoro per ricostruire l’accaduto e individuare eventuali responsabilità.
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