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Astronomia
03 Giugno 2025 - 14:00
Potrebbero essere asteroidi in orbita attorno a Venere, e non soltanto quelli noti nel nostro sistema solare, a rappresentare una minaccia inattesa per la Terra. È quanto emerge da un nuovo studio guidato dall’Università statale di San Paolo, in collaborazione con l’Università di Palermo, che ha analizzato il comportamento di questi oggetti celesti spesso invisibili ai telescopi terrestri.
Attualmente, gli asteroidi co-orbitali di Venere conosciuti sono solo 20, ma secondo i ricercatori il loro numero potrebbe essere molto più alto. La difficoltà nell’individuarli deriva dalla vicinanza al Sole, che ne ostacola l’osservazione dalla Terra, e dalle orbite estremamente instabili, che rendono impossibile fare previsioni oltre i 150 anni.
Nonostante condividano l’orbita con Venere, questi asteroidi possono avvicinarsi alla Terra e, in casi estremi, rappresentare un rischio di collisione. Per comprendere meglio il fenomeno, gli scienziati hanno condotto simulazioni su 26 asteroidi con caratteristiche diverse, scoprendo che alcuni di essi potrebbero incrociare il nostro pianeta.
Anche i telescopi di nuova generazione, come l’Osservatorio Vera Rubin in Cile – dotato della più grande fotocamera mai costruita – potrebbero non essere sufficienti a individuare questi oggetti, visibili solo in particolari condizioni.
“La vera soluzione – spiegano gli autori – sarebbe una missione spaziale dedicata nei pressi di Venere, capace di mappare con precisione questi asteroidi ancora nascosti. Solo così sarà possibile valutare il loro reale pericolo per la Terra”.
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