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Futuri alternativi
29 Maggio 2025 - 23:45
La vita sulla Terra è destinata a un cambiamento radicale nei prossimi miliardi di anni: il Sole, a metà del suo ciclo vitale, tra circa un miliardo di anni diventerà una gigante rossa, espandendosi fino all’orbita di Marte e rendendo inospitale la Terra, che potrebbe essere distrutta o espulsa nello spazio. Prima di questo evento, però, le temperature estreme del Sole faranno evaporare gli oceani e annienteranno ogni forma di vita. Molto prima di questo futuro remoto, però, la nostra specie potrebbe già non essere più presente. Tra minacce immediate come il cambiamento climatico, le armi nucleari, l’intelligenza artificiale e l’impatto di grandi asteroidi, la sopravvivenza dell’uomo e della sua civiltà appare incerta.
Ma quali specie potrebbero prosperare e diventare dominanti al posto nostro? Secondo il professor Tim Coulson dell’Università di Oxford, autore di The Universal History of Us, i candidati più credibili non sono gli scimpanzé o i corvi, nonostante la loro intelligenza, ma i polpi. Questi molluschi cefalopodi sono infatti dotati di curiosità, intelligenza, destrezza, uso di strumenti e capacità di comunicazione sofisticata, anche attraverso il colore. Il loro sistema nervoso decentralizzato permette un problem solving avanzato, e le loro otto braccia garantiscono una manualità superiore.
Coulson ipotizza che la pressione evolutiva potrebbe premiare queste caratteristiche e consentire ai polpi di sviluppare vere e proprie civiltà sottomarine, “Atlantidi” futuribili. Sebbene siano invertebrati e potrebbero incontrare difficoltà a colonizzare la terraferma, non è escluso che, nel corso di milioni di anni, possano evolversi per superare tali limiti, magari costruendo esoscheletri o strumenti per muoversi e cacciare sulla terraferma.
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