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scienza
25 Maggio 2025 - 18:50
Un polpo, immagine di repertorio
I ricercatori sono rimasti stupiti nell’osservare come i polpi, e in particolare le seppie, abbiano superato con facilità il famoso test del marshmallow, rivelando abilità cognitive sorprendenti. La prova, che mette alla prova la capacità di resistere a una gratificazione immediata per ottenere una ricompensa maggiore in futuro, e negli umani prevede che un bambino reprima la tentazione di addentare un marshmallow, è stato tradotto in versione marina per i cefalopodi. In un esperimento condotto dall’Università di Cambridge, i ricercatori hanno testato la pazienza di alcune seppie offrendo loro un gamberetto comune e, dietro una barriera trasparente, un gamberetto più prelibato. In questa prova, le seppie dovevano aspettare fino a quando il gamberetto migliore non diventava raggiungibile.
Molti animali, come i pappagalli e i corvi, hanno mostrato una notevole resistenza nell’attendere una ricompensa migliore, e le seppie non sono state da meno. Con tempi di attesa che variavano dai 50 ai 130 secondi, i risultati ottenuti da questi cefalopodi si sono rivelati paragonabili a quelli degli animali a sangue caldo con un cervello più grande, come scimpanzé e corvi, nonostante la vita più breve di questi molluschi.
Ma non si è trattato solo di pazienza. I ricercatori hanno anche testato la loro capacità di adattarsi e imparare, mettendo alla prova la loro flessibilità mentale. Le seppie che avevano aspettato più a lungo nella prova del cibo si sono rivelate anche le più veloci nell’adattarsi ai cambiamenti, un chiaro segno che la pazienza può essere legata anche alla capacità di apprendimento.
Questo studio segna un passo importante nella comprensione delle capacità cognitive negli invertebrati, suggerendo che la pazienza e l’autocontrollo non sono solo legati alla morale o alla cultura, ma sono strategie evolutive utili alla sopravvivenza. Le seppie, infatti, trascorrono gran parte del loro tempo mimetizzandosi e aspettando il momento giusto per catturare la preda, un comportamento che potrebbe essere evoluto proprio per ottimizzare la ricerca di cibo.
L’intelligenza di questi animali, pur non essendo equiparabile a quella dei vertebrati, dimostra che capacità complesse come la pazienza e la pianificazione possono emergere anche in creature con un sistema nervoso molto diverso. Gli scienziati continuano a studiare come i vari animali si adattino e risolvano problemi simili, indipendentemente dal tipo di cervello o nervatura. Le seppie, con la loro abilità di esibire autocontrollo e intelligenza, si uniscono così a polpi e calamari nel gruppo degli animali in grado di risolvere situazioni complesse e prendere decisioni intelligenti.
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