Sedentarietà e longevità: ogni ora di seduta riduce la vita di ventidue minuti

Uno studio sul British Journal of Sports Medicine ha evidenziato come il comportamento sedentario prolungato possa essere dannoso per la salute, portando a numerosi effetti negativi sul corpo. Tra i principali rischi associati alla sedentarietà vi sono una riduzione della sensibilità all’insulina, un aumento del rischio di malattie cardiovascolari, e un accelerato invecchiamento cellulare con infiammazione. Inoltre, è stato riscontrato un aumento della mortalità per tutte le cause, indipendentemente dall'attività fisica svolta.

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In particolare, anche per coloro che praticano regolarmente esercizio fisico, periodi di seduta prolungata possono vanificare molti dei benefici derivanti dall’attività fisica. I meccanismi biologici alla base di questi effetti includono una circolazione sanguigna più lenta, una ridotta attività delle lipoproteine lipasi (responsabili del metabolismo dei grassi) e un aumento dello stress ossidativo, tutti fattori che contribuiscono a un accelerato invecchiamento del corpo.

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Gli esperti consigliano di interrompere la seduta ogni 30-60 minuti con attività leggera come alzarsi in piedi, fare una breve passeggiata o fare stretching, in modo da contrastare il danno metabolico e migliorare la salute complessiva. In altre parole, il movimento non è solo una componente dell’esercizio fisico, ma un elemento essenziale per la longevità. Un piccolo cambiamento nelle abitudini quotidiane può fare una grande differenza nella durata e nella qualità della vita.