Dentro le nozze (imperfette) di Bezos e Sanchez: abiti da sogno, ospiti esausti e un dress code ignorato

Jeff Bezos e Lauren Sanchez si sono detti sì nella romantica cornice di Venezia, trasformando la città lagunare in un set da favola blindato. Tra yacht, gondole e abiti d’alta moda, le nozze del patron di Amazon e della giornalista-pilota hanno monopolizzato l’attenzione mondiale. Ma mentre i riflettori hanno immortalato sorrisi e sfarzo, dietro le quinte non tutto è filato liscio.

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Chi c’era lo racconta sottovoce: l’organizzazione impeccabile era anche estenuante. Gli ospiti – una lista che sembrava uscita direttamente da un after party degli Oscar – sono stati costretti a continui spostamenti in barca tra una location e l’altra, con orari rigidi e poca flessibilità. A peggiorare la situazione, il caldo torrido che ha reso l’esperienza meno da sogno e più da maratona. Non era una cerimonia, ma una vera e propria full immersion di tre giorni tra eventi, cene di gala e abiti da gran sera. E qualcuno, alla fine, ha iniziato a contare i minuti per tornare alla routine.

Il pigiama party senza pigiami
Clou delle celebrazioni: il party “Dolce Notte”, una festa in stile pigiama con dress code preciso. O almeno, così era sulla carta. Perché in realtà nessuno – nemmeno la sposa – ha rispettato il tema. Lauren Sanchez ha scelto un lungo abito rosa ricamato firmato Versace, ben lontano dal mood “slumber party”. Kim Kardashian ha sfoggiato un maxi dress con scollatura vertiginosa e autoreggenti a vista, mentre Vittoria Ceretti ha optato per un raffinato slip dress di seta, elegante e poco notturno. Più che una serata informale tra amici, sembrava un red carpet a tema “glam estremo”.

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Dopo tre giorni di celebrazioni, l’ultima serata delle nozze si è trasformata in un ballo ispirato al Carnevale del Settecento. E il dress code? “Dolce Notte”

Tutto perfetto, tutto dorato. Ma basta grattare via un po’ di glitter per trovare il dietro le quinte: imprevisti, stress e abiti inadatti al contesto. Nessuno scandalo, certo, ma nemmeno la perfezione assoluta che ci si aspetta da un matrimonio da centinaia di milioni.