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Insetti
18 Luglio 2025 - 17:35
D'estate vorresti goderti l'aria aperta, organizzare pranzi in giardino e aperitivi in terrazza, ma la presenza di calabroni ti terrorizza? Non sei solo. Questi imponenti insetti, con i loro 35 millimetri di lunghezza per le regine e il caratteristico ronzio, incutono timore a molti. Eppure, una recente ricerca dell'Università di Lódz in Polonia potrebbe cambiare il tuo approccio: basterebbero alcuni accorgimenti per ridurre significativamente il rischio di essere punti.
CALABRONI E AGGRESSIVITÀ: COSA LI IRRITA DAVVERO?
Contrariamente a quanto si possa pensare, il calabrone europeo è meno aggressivo di altre vespe. Non punge a meno che non venga disturbato nei pressi del nido, che difende con ogni mezzo. Quando attaccano, inoltre, lo fanno in modo coordinato. Nel primo assalto, il calabrone emette un feromone che richiama immediatamente altri individui, trasformando la difesa in una reazione di massa. In più, non sono solo le femmine a poter pungere, e il loro pungiglione liscio e retrattile non resta conficcato nella pelle, permettendo quindi di infliggere più di una puntura.
Lo studio polacco ha però rivelato un aspetto sorprendente del comportamento di questi insetti. Per tre anni, i ricercatori hanno posizionato cassette contenenti nidi di calabroni in diverse zone della città, decorandole con palloncini di colori diversi. Quando i calabroni venivano disturbati e uscivano per difendere la colonia, la loro reazione cambiava drasticamente a seconda del colore che avevano davanti.
I risultati sono stati chiari: palloncini scuri come nero e marrone, o colori brillanti come l'arancione, scatenavano maggiore aggressività. Al contrario, quelli bianchi o verdi non determinavano attacchi o provocavano risposte molto deboli. Il motivo risiede nell'occhio composto del calabrone, capace di distinguere forme e colori, che modula il grado di aggressività in base alla colorazione del potenziale nemico.
ALTRI CONSIGLI PER UN'ESTATE SENZA PENSIERI
Oltre alla scelta dei colori dei vestiti, l'Istituto Superiore di Sanità suggerisce alcune precauzioni fondamentali. Muoversi lentamente quando si è all'aperto ed evitare di avvicinarsi ai nidi è la regola base. In campagna, è meglio preferire maniche e pantaloni lunghi, evitando di restare a piedi nudi.
Particolare attenzione va prestata alla pulizia: spazzatura e residui di cibo zuccherino attirano i calabroni, che sono onnivori e si nutrono anche di sostanze zuccherine contenute nella frutta matura o nel nettare. Evitare prodotti per il corpo molto profumati è un'altra accortezza molto utile.
IL PUNGIGLIONE CHE PROTEGGE L'ECOSISTEMA
Nonostante il timore che incutono, i calabroni svolgono un ruolo ecologico importante come "insetticidi naturali", regolando le popolazioni di insetti che potrebbero danneggiare le colture. Inoltre, nutrendosi di nettare, contribuiscono all'impollinazione e alla dispersione di semi di alcune piante.
La loro puntura, seppur dolorosa, non è più pericolosa di quella di altre vespe, a meno che non si sia allergici al veleno. La reazione più comune include dolore intenso, bruciore, gonfiore e arrossamento nella zona interessata, sintomi che si risolvono generalmente in poche ore o qualche giorno.
Con le giuste precauzioni e una migliore conoscenza del loro comportamento, è possibile godersi l'estate all'aria aperta senza rinunciare al relax, trasformando la paura in rispetto per questi importanti abitanti del nostro ecosistema.
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